Industria, ricavi in aumento. Aziende più solide

Aumentano i ricavi, tiene la marginalità lorda e migliora leggermente la redditività netta, grazie anche alla contrazione degli oneri finanziari e fiscali: è un quadro positivo quello che emerge dall’analisi dei bilanci 2015 delle società di capitali manifatturiere dell’area Lucca-Pistoia-Prato. Lo studio, realizzato da Confindustria Toscana Nord, è stato anticipato oggi nelle sue linee generali, con un focus sul distretto pratese cui faranno seguito a breve ulteriori approfondimenti su territori e settori inclusi nell’area di interesse dell’associazione. L’analisi non si limita al confronto con il 2014 ma si estende al decennio 2005-2015. Il Centro studi ha riclassificato ed elaborato conti economici e stati patrimoniali di tutte le società di capitali manifatturiere attive che hanno depositato il bilancio negli ultimi 5 anni e con valori superiori a soglie minime. Si tratta di 920 società per Prato, 570 per Lucca e 560 a Pistoia per un totale di 2.050. Su tutto il periodo (12 anni, considerando anche il lavoro dello scorso anno) la base dati allestita conta su oltre 25mila bilanci.

Il presidente di Confindustria Toscana Nord, Andrea Cavicchi, nel presentare nella sede di Prato il lavoro, ha affermato: “L’osservatorio sui bilanci è un tassello che integra e per molti aspetti completa, dato il valore informativo dei dati contabili, quell’impianto articolato di strumenti di analisi che abbiamo voluto porre a fondamento dell’attività del Centro studi di Confindustria Toscana Nord. L’obiettivo è di offrire agli imprenditori ma anche ai nostri interlocutori istituzionali un prodotto di qualità per la lettura delle dinamiche del manifatturiero, motore dell’economia dei nostri tre territori”.
I dati aggregati sui ricavi segnano rispetto al 2014 una crescita pari al +4,97 per cento, che ha consentito di mantenere al 5,9 per cento (valore del 2014, in miglioramento rispetto al minimo del 5,7% toccato nel 2012) la marginalità lorda delle vendite (Mol/ricavi per cento), nonostante l’incremento dei costi esterni (consumi, servizi, locazioni) e del costo del personale.
Minori gli oneri finanziari (la loro incidenza sui debiti finanziari è passata nei bilanci ordinari dal 4,5% del 2014 al 4% del 2015) e fiscali (la differenza tra utile ante imposte e imposte, entrambi rapportati al valore della produzione, è passata da +1,16% del 2014 a 1,61% del 2015). La redditività netta in rapporto al patrimonio netto (Roe, return on equity) ha così potuto avanzare leggermente portandosi dal 4,6% del 2014 al 5,1% del 2015.
E’ proseguito in tutti e tre i territori il processo di rafforzamento della struttura patrimoniale delle aziende. L’autofinanziamento generato dalle vendite è leggermente aumentato, accompagnato da una riduzione dell’incidenza dei debiti finanziari a breve sul finanziamento del circolante, riduzione che certamente è da mettere in relazione alla politica degli affidamenti del sistema bancario.

I dati lucchesi
A Lucca l’aumento diffuso della redditività netta (Roe) è segnalato dalla crescita significativa del valore mediano, al 6,3 per cento, in aumento di quasi due punti percentuali rispetto al minimo del 2013. Il processo di rafforzamento patrimoniale è continuato con particolare evidenza in tutti i settori. Nel cartario, l’ambito merceologico con le dimensioni aziendali più rilevanti di tutta l’area Lucca-Pistoia-Prato, l’incidenza media del patrimonio netto sul totale del passivo ha toccato il significativo picco del 46 per cento.

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