Confindustria con Lazzareschi: Si riveda statuto Fondazione

Anche Confindustria interviene sulla mancata elezione di Luigi Lazzareschi come socio della Fondazione Crl. Ed è uno scontro che rischia di diventare frontale anche sui meccanismi di funzionamento della Fondazione, tanto che l’associazione degli industriali chiede con forza la revisione dello statuto e dei meccanismi di funzionamento dell’assemblea e delle deleghe. 

“Sono passati diversi giorni dalla mancata elezione di Luigi Lazzareschi a socio della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – si legge in una nota di Confindustria Toscana Nord –  In città e sui media si è aperta una discussione non sempre condivisibile nei suoi contenuti. Al di là di tutto rimane comunque il fatto in sé di quanto è avvenuto. Come Confindustria Toscana Nord sentiamo il dovere di esprimere pubblicamente a Luigi Lazzareschi massima solidarietà e appoggio”.
“Riteniamo che sia stato un fatto grave – prosegue l’associazione – non solo per la persona e non solo per il valore del gruppo che rappresenta, ma per l’impresa in generale, del cui contributo non si può fare a meno per lo sviluppo del sistema economico. Viviamo in un’epoca di crisi e ovunque, ogni nazione, ogni territorio si sforza per attrarre imprenditori ed investimenti per creare posti di lavoro e diffondere valore. Lazzareschi è uno dei primi imprenditori toscani, italiani e, nel suo settore, tra i primi al mondo; guida il gruppo Sofidel, una realtà d’eccellenza di dimensione internazionale ma anche con una forte presenza sul territorio, a cui fa onore e dove genera ricchezza. Sofidel ha contribuito e contribuisce alla crescita del nostro distretto cartario e del suo indotto, dell’occupazione sul territorio e di tutti coloro che hanno relazioni con il tessuto imprenditoriale”.
“All’imprenditore che realizza tutto ciò i soci della Fondazione hanno detto no – commentano i vertici di Confindustria – privandosi di un contributo giovane, forte, moderno e innovativo. Ricordiamo che si fa impresa, certamente per creare profitto, che però nel tempo diviene una leva per il progresso di tutti. L’associazione industriali ha chiesto condivisione e trasparenza nelle politiche di gestione della Fondazione Cassa di Risparmio e nel percorso per l’elezione del presidente; evidentemente non è riuscita a farsi ascoltare ma noi pensiamo che non si è voluto ascoltarla. L’impegno della nuova presidenza di Confindustria Toscana Nord continuerà in questa direzione offrendo un contributo attivo, ma con una voce più forte e corale. Come proposte immediate e concrete crediamo sia giusto andare verso la revisione dello Statuto e in particolare il funzionamento dell’assemblea e il meccanismo delle deleghe. La nostra speranza è che si possa al più presto recuperare un rapporto prezioso per il territorio”.
Lazzareschi, dopo la mancata nomina, aveva lanciato strali anche ai nuovi vertici di Confindustria, rifiutando la carica di consigliere delegato alla sostenibilità ambientale.

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