Rsa, Fisascat Cisl: ‘Preoccupati per Villa S.Maria’

Futuro incerto per Villa Santa Maria, interviene il referente di Fisascat Cisl, Giovanni Bernicchi: “Villa Santa Maria una storia che pare ripetersi – premette il sindacalista – Anche la Rsa comunale di Villa S.Maria ad oggi ha un futuro molto incerto; ciò che ancora una volta fa disperare gli operatori che attuano il loro servizio in questa realtà, sono le modalità  dell’amministrazione comunale che mantengono ormai da mesi un’assoluta disinformazione riguardo le future decisioni sulla casa di riposo”.

“Alla luce della scadenza sempre più vicina (31 dicembre) dell’ultima delle innumerevoli proroghe d’appalto con la cooperativa sociale Kcs Karegiver – sottolinea Bernicchi – ciò che mette notevolmente in ansia gli operatori è che ormai da tempo nell’aria si ventilano voci di chiusura, e questo comporterebbe disagi enormi sia per gli anziani residenti che per i lavoratori, a conferma del fatto che non ci sono nuovi inserimenti di ospiti”.
“Se torniamo un attimo indietro ad un anno fa – prosegue Bernicchi – la decisione (tra l’altro molto contrastata sia dalle organizzazioni sindacali che dall’opinione pubblica), di dare in gestione diretta le altre due case di riposo comunali (Pia Casa e Monte s. Quirico), con successivi non pochi problemi occupazionali ancora non risolti, doveva essere, secondo l’amministrazione l’unica strategia per salvare Villa S.Maria, per altro Rsa con problematiche grosse sul piano strutturale”. “D’altro canto – continua il referente di Fisascat Cisl Toscana Nord – non si può minimamente pensare, in caso di chiusura, di poter risolvere il problema occupazionale appoggiandosi alle altre due strutture attualmente gravate da un’organizzazione molto critica causata da tagli esponenziali al personale, ritenuti necessari dall’amministrazione comunale”.
“Come organizzazione sindacale – è l’appello di Bernicchi – chiediamo con urgenza vivamente che a breve l’amministrazione comunale possa riceverci per aprire un confronto chiaro e costruttivo sul destino di questa Rsa che per la Cisl deve continuare ad esistere al di là della location, senza preclusione. Ed aggiungiamo anzi, in un’ottica di visione complessiva, di pensare ad una progettualità nuova, tenuto conto delle esigenze che il territorio di Lucca ha nell’ambito del sociale; questo porterebbe sicuramente a non ingessare la discussione solo sulla attuale situazione. Guardare oltre per trovare nuove opportunità, dunque, altrimenti ci ritroveremo con il tempo ad avere sempre meno disponibilità economiche a fronte di una crescente richiesta di bisogni delle fasce più deboli. Come sindacato siamo aperti ad un discussione a tutto tondo”.

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