Cub Trasporti: “Bene lo sciopero ma l’agitazione prosegue”

Cub Trasporti, soddisfazione per l’adesione allo sciopero nazionale della giornata di ieri (10 novembre).
“I trasporti urbani – diconodal Cub di Lucca – hanno registrato punte altissime di partecipazione allo sciopero, ben oltre le forze delle organizzazioni promotrici. Più in generale, i lavoratori di tutte le categorie hanno protestato contro le politiche fiscali e previdenziali del governo e l’innalzamento dell’età pensionabile, la distruttiva “austerità”, la precarietà dilagante del lavoro, i sotto-salari e la piaga delle“esternalizzazioni, dei tagli e degli appalti nei servizi pubblici, le privatizzazioni delle strutture pubbliche e dei beni comuni; esigendo contratti nel pubblico impiego che facciano recuperare ai lavoratori almeno quanto perso per il lunghissimo blocco, la copertura delle carenze di organico nelle strutture e nei servizi pubblici, il ripristino della tutela contro i licenziamenti illegittimi cancellata dal Jobs Act; e infine, contro il monopolio della rappresentanza assegnato ai sindacati concertativi. Cub come sempre è pronto al dialogo per costruire piattaforma serie che rilanciano il trasporto bene essenziale e vitale per il rilancio della stessa economia, ma è altrettanto è ferma e determinata su punti cui non facciamo nessun passo indietro. Chiediamo il rispetto del referendum del 2011 contro le privatizzazioni, pronti a difendere il diritto di sciopero contro tutti i tentativi di annullarlo o ridurlo ulteriormente”.

“La politica di privatizzazione – spiegano – non serve a migliorare il servizio, come annunciato, da tempo la privatizzazione e la nascita di Ctt Nord non ha creato sviluppo e miglioramento del trasporto, la dimostrazione che dalla sua nascita sono sempre meno i diritti ed il salario dei lavoratori, aumento di lavoro che può produrre un conseguente aumento del pericolo perché con gli attuali attuale Ods che si impone indicatore di malattia come riferimento, che costringe i lavoratori a recarsi al lavoro anche malati per non vedersi ulteriormente diminuire il proprio stipendio. La privatizzazione ha solo prodotto vendita di beni, riduzione del servizio, aumenti del costo dei biglietti, tutto questo porta ad affossare ancora di più il Tpl. I tagli dei vari governi di ogni colore hanno fatto il resto”.
Gli scioperi, comunque, non finiscono qui: “Cub Trasporti tiene a sottolineare che la stagione degli scioperi non si ferma e non ci facciamo intimidire, già oggi annunciamo lo stato di agitazione contro Ctt nord e i Comuni cosi come la regione, perché stiamo registrando continui cessioni di linee pubbliche (ai privati come Cap o Copit e Li-nea spa , perché mancano mezzi la manutenzione non è sufficiente , registriamo un notevole aumento di aggressioni agli autisti. Invitiamo pertanto tutti gli utenti del servizio pubblico dagli studenti ai pensionati e pendolari di contattarci a cub-trasporti@libero.it o cubtrasportilucca@gmail.com per ribadire che il trasporto pubblico è un diritto sociale, che non può essere garantito dalla logica del profitto aziendale contro l’assurdo spreco di denaro pubblico in opere inutili e dannose, intrise di corruzione ed irregolarità, come i tunnel Tav, contro la logica del project financing (come nel caso delle tranvie, degli inceneritori, degli ospedali) per destinare le risorse disponibili alle reali necessità del trasporto pubblico, per la sicurezza degli autisti e degli utenti contro ulteriori tagli e cessione delle linee pubbliche ai privati”.

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