Sacchetti a pagamento, Cna: “Un ulteriore balzello”

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“Si tratta di un nuovo balzello che graverà sui consumatori e complicherà la vita alle imprese del settore”. Così il presidente della Cna di Lucca, Andrea Giannecchini, commenta la normativa che dal primo gennaio scorso prevede che anche i sacchetti per alimentari debbano essere biodegradabili e compostabili. La nota dolente per i consumatori è rappresentata dal fatto che tutti i sacchetti leggeri e ultraleggeri dovranno essere ceduti esclusivamente a pagamento, come avviene adesso per gli shopper monouso da spesa in vendita alle casse dei negozi e supermercati al prezzo di circa dieci centesimi.

“Se da un lato è necessario alzare il livello di impegno per aumentare la consapevolezza dei cittadini sugli impatti che le borse di plastica hanno sull’ambiente – puntualizza Giannecchini – dall’altro non si possono scaricare sempre i costi sui consumatori e sulle imprese della distribuzione: più corretto sarebbe stata una previsione legislativa capace di introdurre comportamenti virtuosi nella fase produttiva, imponendo l’utilizzo di materiali eco compatibili già nella fase primaria. Conviviamo allegramente con milioni di produzioni di bottiglie di plastica difficili da smaltire, a tutti i livelli dalle acque alle bibite, senza che nessuno faccia o dica qualcosa e poi si cerca di intervenire sui micro sacchetti, è un po’ una contraddizione di sistema”.

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