Confesercenti: “Bene saldi ma crisi non è finita”

Con il primo fine settimana di saldi ormai alle spalle, è tempo per Confesercenti Toscana nord di fare un primo bilancio. Un bilancio positivo ma senza particolari slanci, complice anche il clima incerto che non ha favorito lo shopping. Si tratta di un periodo dell’anno, quello dei saldi, fondamentale per rimettere i bilanci in linea di galleggiamento dato che, come spiega sempre la confederazione degli esercenti, il periodo dei saldi, sia invernali che estivi, rappresenta quasi il 40% dell’intero fatturato per molte attività.

Purtroppo la situazione dell’economia locale, proprio per quanto riguarda il commercio, stenta ancora nonostante qualche piccolo segnale di ripresa: “Le vendite di Natale sono state soddisfacenti – spiega Esmeralda Giampaoli, presidente dell’area lucchese di Confesercenti Toscana Nord – ma parlare di ripresa e di crisi alle spalle è un’altra cosa. Come succede ormai da troppi anni, il commercio spera nei saldi per mantenere la linea di galleggiamento”.
Saldi che, però, secondo Confesercenti Toscana Nord continuano ad essere troppo anticipati per essere definiti di “fine stagione”. “Da sempre – prosegue Giampaoli – la formula piace a consumatori e imprese, ma la nostra proposta è far partire i saldi realmente a fine stagione limitandone la durata. Poi possiamo, anche, aprire una discussione su natura e modalità delle vendite promozionali, su chi deve effettuare i controlli necessari, sul rispetto del principio di trasparenza e fiducia nei rapporti con l’utente finale; ma di fatto, senza l’introduzione di una norma che ne regoli data e durata e che dia strumenti e libertà per far competere le nostre piccole imprese, in un contesto diventato fortemente competitivo, sarà sempre più difficile mantenere vivi i nostri centri storici a vantaggio di outlet e grandi centri commerciali. Senza dimenticare iniziative come il Black friday che finisce per essere un grande saldo anticipato. E il commercio elettronico che sta avendo crescite importanti ai danni, quasi esclusivamente, dei piccoli negozi”.
Questo tipo di concorrenza è uno dei problemi principali Valentina Cesaretti, responsabile di Lucca e Versilia di Confesercenti Toscana Nord: “Abbiamo ampiamente discusso, in questi anni, per arrivare ad una data unica su tutto il territorio nazionale e l’abbiamo ottenuta. Però, l’inizio dei saldi invernali a ridosso del Natale rappresenta una beffa. La maggior parte delle persone preferisce aspettare l’inizio dei saldi per acquistare capi pesanti e di maggior impatto sul budget familiare, limitandosi ad acquistare accessori e piccoli gadgets nel periodo natalizio. A danno del fatturato delle imprese del settore. In un contesto di poca chiarezza, poi, ognuno cerca di arrangiarsi come può: sms, finte vendite promozionali, decine di altri stratagemmi al limite del principio di leale concorrenza. Tutto ciò con il rischio di perdere il rapporto di fiducia con il cliente, o quantomeno di alterare uno dei principi cardine del lavoro degli imprenditori: quello della trasparenza. Cambiare si può e si deve cominciando a riportare i saldi a fine stagione, limitarne la durata. Rendere tutto chiaro e trasparente è semplice e nell’interesse di tutti”.

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