Si conclude la ‘settimana dell’edilizia sostenibile’

Recupero e rivalorizzazione del patrimonio esistente attraverso risparmio energetico, efficienza, sostenibilità con l’ambiente, adeguamento ai cambiamenti climatici in atto. I risultati della settimana sull’edilizia appena conclusasi parlano chiaro: l’attenzione e la sensibilità verso una qualità del costruire diversa dal passato sono l’unica strada per far uscire il settore dalla crisi in cui si trova dal 2009. Un percorso che è condiviso anche dalla pubblica amministrazione che nei piani regolatori e strutturali dà priorità a nuove tecnologie nel segno di efficienza ed efficacia. Ma le imprese del nostro territorio hanno evidenza di questa necessità? Sembrerebbe di no, visto che gli ultimi due appalti interessanti – fra cui il centro sanitario di Sant’Anna – sono stati assegnati ad imprese fuori Regione.
“Il progetto della ditta vincitrice – ha confermato il sindaco Alessandro Tambellini – era migliore degli altri soprattutto in termini di qualità energetica del complesso”.
Ed è in questo gap fra esigenze del mercato e situazione delle imprese della provincia che associazioni come la Cna intendono essere protagonisti. Creando occasioni di confronto, aprendo tavoli di dibattito, creando corsi di formazione ed organizzando eventi come la settimana sull’edilizia sostenibile. Indicando, in pratica, alle aziende il percorso da seguire per riqualificarsi e ritornare sul mercato competitive e pronte ad affrontare le sfide del futuro.

“Perché nei prossimi due anni le possibilità ci saranno – ha detto Luca Menesini, presidente della Provincia – visto che sul nostro territorio è previsto l’arrivo di venti milioni di euro di finanziamenti per l’edilizia. Un’ottima base per far riprendere il settore”.
La settimana dell’edilizia sostenibile diventerà quindi un appuntamento annuale per la categoria e sarà il luogo per fare regolarmente il punto della situazione e monitorare un mondo che è da sempre volano dell’economia del mercato interno del Paese. “A Lucca l’edilizia comprende ancora quasi 6mila e 500 imprese – ha detto Stephano Tesi, direttore Cna Lucca – con oltre 12mila e 700 addetti. Le nostre imprese devono misurarsi con cambiamenti profondi nel modo di recuperare il patrimonio edilizio esistente sia da un punto di vista tecnologico, normativo e – non ultimo – climatico. Rispetto al passato, il problema fondamentale non sarà ripararsi dal freddo, ma dal caldo. E farlo in un ambiente che dia risposte innovative da un punto di vista energetico, oltre che socio culturali”. Condivisione completa della direzione da seguire da parte del consigliere regionale Stefano Baccelli – che ha auspicato norme più semplici da seguire – sia del presidente della Camera di Commercio di Lucca, Giorgio Bartoli che ha citato la costruzione del polo tecnologico Lucchese e il progetto Abitare Mediterraneo come esempi da seguire.
La Cna ha portato a Lucca per l’ultimo convegno su “efficienza energetica ed edilizia ecosostenibile” i propri vertici associativi. Enzo Ponzio, presidente della Cna nazionale costruzioni e Antonio Chiappini, coordinatore regionale della categoria hanno presentato dati, documenti e le esperienze messe in atto nei diversi livelli territoriali.

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