Cna Fita: “Autotrasportatori, no all’apertura a vettori esteri”

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Cna Fita di Lucca lancia l’allarme. “Il governo e la politica – si legge in una nota – blocchino il tentativo di apertura indiscriminata dei vettori esteri nel territorio nazionale che praticano forme di concorrenza sleale nei confronti degli autotrasportatori italiani”.

I dati allarmanti forniti da Cna Fita parlano chiaro: negli ultimi anni l’autotrasporto italiano ha perso importanti quote di mercato per colpa di una concorrenza con la quale è impensabile poter competere.
A farne le spese sono state soprattutto le piccole e medie imprese artigiane dell’autotrasporto che dal 2008 sono diminuite di 25.587 unità (fonte movimprese – elaborazione dati Cna Fita)
“Le imprese di autotrasporto italiane che fino al 2008 avevano un ruolo in Europa – dice Giuseppe Cinquini, presidente della Fita Cna di Lucca – in quasi dieci anni hanno visto perdere competitività e capacità di aggredire il mercato del trasporto internazionale, assistendo anno dopo anno ad una vera e propria invasione di operatori che stanno occupando importanti spazi nel mercato nazionale attraverso forme di cabotaggio non sempre regolare e spesso effettuato dalle cosiddette imprese estero vestite, imprese italiane che hanno delocalizzato la propria attività nei nuovi paesi dell’est emergenti”.
In questi giorni, a Bruxelles, con il dibattito sulle norme contenute nel pacchetto mobilità, si stanno determinando le sorti ed il futuro delle imprese di autotrasporto: per la sopravvivenza delle imprese di un comparto strategico come quello del trasporto e della logistica, per la Cna Fita è necessario che si adottino urgentemente misure in grado di arginare fenomeni distorsivi della concorrenza.

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