Vertenza Papergroup, Slc Cgil: “Fare di tutto per salvare l’azienda”

Vertenza Papergroup, commenti positivi dalla Slc Cgil e delle Rsu degli stabilimenti dopo il tavolo in Regione.
“Riteniamo – si legge in una nota di Simone Tesi e delle Rsu aziendali – che l’incontro in Regione di ieri sia stato importante per dare una giusta visibilità ad una vertenza complessa, frutto di una crisi prodottasi a causa di scelte profondamente sbagliate sul versante finanziario e commerciale che minano alla base quello che è il corpo industriale e produttivo dell’azienda, che presenta potenzialità che devono essere sfruttate in toto, in modo tale da recuperare ciò che si è perso e rendere profittevole ciò che fino ad oggi ha prodotto solo perdite”.

“Tutto questo è il prodotto di quelle scelte e di strategie fallimentari – prosegue il sindacato – che inseguivano la logica della ricerca dell’incremento del fatturato a tutti i costi, poiché era scattata la trappola degli accordi di rifinanziamento del debito che facevano pesare sull’azienda l’obbligo di rispettare i parametri finanziari imposti, oltre all’aggravio di ipoteche e fideiussioni. Così facendo, la si è portata sull’orlo del baratro, rovinando ciò che è ancora buono. E’ per questo che non convince la tesi secondo la quale l’azienda andrebbe riposizionata, da subito, prevedendo l’interruzione dell’attività legata alla produzione dei piegati, con l’immediata riduzione di una parte importante dei posti di lavoro. Significherebbe rinunciare ad una parte del valore aziendale che potrebbe essere recuperata e resa profittevole, con il risultato anche di poter rafforzare il concordato e aumentare la soddisfazione dei creditori”.
“Ecco perché occorre fare di tutto per salvare l’azienda – commenta la Slc Cgil – traguardando il percorso auspicabile del concordato in continuità al quale dobbiamo essere sempre ammessi e garantire una continuità vera che salvaguardi l’attività e i livelli occupazionali, tramite un piano industriale che guardi concretamente a questi obiettivi e renda possibile il ricorso agli ammortizzatori sociali conservativi, in modo tale da supportare lo sforzo industriale con strumenti di sostegno al reddito che sgraverebbero l’azienda di quei costi, lasciandola libera di provarci. Queste scelte ci darebbero modi e tempi anche per una gestione meno emergenziale e ci permetterebbero di traguardare in maniera dovuta la crisi e le sue eventuali ricadute. Ringraziamo la Regione e tutti i rappresentati istituzionali che sono stati presenti, per aver raccolto le nostre preoccupazioni e le nostre richieste ed aver rivolto un fermo invito a Tissue Tech e agli organi della procedura, affinché venissero prese in considerazione, auspicando essi stessi un percorso diverso della vertenza, per favorire il quale hanno manifestato la loro disponibilità a mettersi a disposizione, offrendo il loro tempo e le loro importanti competenze”.
“Crediamo che sia stata utile – conclude la nota – anche la presenza del pre-commissario che, peraltro, incontravamo per la prima volta: auspichiamo che per suo tramite, la nostra voce, le nostre preoccupazioni e le nostre richieste, arrivino al tribunale nel quale confidiamo di poter trovare un orecchio di ascolto attento, vista la sensibilità sempre dimostrata alle ricadute occupazionali di qualsiasi vertenza che è passata sul suo tavolo”.

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