Lucart, l’impegno ecologico diventa modello in Toscana

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Scarti tessili che da rifiuti diventano fashion, imballaggi che trovano una nuova vita nell’arredo urbano, fondi di caffè usati per coltivare funghi, lombrichi utilizzati per concimare il terreno: sono solo alcuni esempi di economia circolare che rendono virtuosa la Regione Toscana. Lo racconta Ecodom, il principale Consorzio italiano per il recupero dei Raee, che insieme a Cdca (Centro di documentazione sui conflitti ambientali in Italia) sta raccogliendo esperienze virtuose d’impresa nell’Atlante Italiano di Economia Circolare (www.economiacircolare.com), una piattaforma web georeferenziata, interattiva e in continua evoluzione. Tra queste c’è l’esempio di Lucart. 

Lucart, infatti, è una delle prime aziende a aver sviluppato negli anni ’80 la tecnologia della disinchiostrazione delle carte da riciclare. Dal 2013, con il progetto Natural, ha creato in collaborazione con TetraPak® il primo impianto in Italia in grado di separare e recuperare tutti i materiali che compongono i cartoni per bevande tipo Tetra Pak, per recuperare fibre di cellulosa non sbiancata, componente di Polietilene e Alluminio ecc. Negli ultimi 4 anni ha recuperato oltre 2,8 milioni di cartoni per bevande da un litro che, se stesi, equivalgono a una distanza pari a 16 volte il giro della Terra: più di 1,2 milioni gli alberi salvati per un valore pari a una superficie di 4.200 campi da calcio, oltre 73.000 tonnellate di CO2 che equivalgono alle emissioni prodotte da più di 578.000 viaggi in auto Roma-Milano. Queste storie, ma non solo, potranno essere raccontate, entro il 31 maggio, da giornalisti, videomaker, fotografi, scrittori, storyteller con quattro diversi linguaggi – video, foto, radio e scrittura – partecipando al concorso annuale lanciato da Ecodom e Cdca, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti (http://www.economiacircolare.com/bando/). I quattro vincitori, uno per categoria, saranno selezionati da una giuria formata da esperti del mondo dell’informazione e della cultura, come Andrea Segre, regista di film e documentari per i video, Giulia Tornari, dell’agenzia fotografica Contrasto per le foto, Florinda Fiamma, giornalista culturale per la radio, Giuseppe Rizzo, giornalista di Internazionale per la scrittura.

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