Calzaturiero, a Lucca export in calo dell’11%

L’export del settore calzaturiero italiano risulta ancora in aumento ma continua a perdere terreno a Lucca con un crollo dell’11%. A livello nazionale, invece, il 2017 ha chiuso con un +3,4% sul 2016 (dopo l’incremento del 2,6% registrato l’anno precedente). Secondo le ultime rilevazioni del centro studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici, infatti, è di oltre 9,5 miliardi di euro il valore delle esportazioni a livello nazionale, comprendente sia calzature finite che componentistica (era di circa 9,2 miliardi nel 2016).

Molto performante è stato, infatti, l’ultimo trimestre dell’anno, che ha visto il calzaturiero segnare un +6,6% tendenziale in valore nell’export, dopo due trimestri poco brillanti (+1,8% il secondo e +1% il terzo). Superiore al 7% l’aumento per Veneto, Toscana e Puglia. Sul totale del valore esportato nel corso del 2017, il Veneto si conferma la prima regione per export, con un’incidenza del 27,4% sul totale Italia, seguito da Toscana (21,4%), Lombardia (15,3%) e Marche (15,1%, che perdono una posizione rispetto al 2016). Primi posti immutati nella graduatoria dell’export per provincia, rispetto al 2016, con Firenze (+2,2%, capofila con 1,2 miliardi di euro) seguita da Treviso (+6,2%) e Milano (+7,3%). Macerata (-8,9%) perde una posizione, a causa dei risultati insoddisfacenti in diversi mercati della Ue, a vantaggio di Verona (+0,7%), che mostra nel complesso segnali di tenuta (nonostante la debolezza della domanda da parte dei primi suoi due clienti, Germania e Francia) dopo le flessioni del biennio precedente. Vicenza (+3,3%) supera Padova (-0,5%); perde ulteriormente terreno Lucca (quindicesima, con un -11%).

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