Confartigianato: meno burocrazia e pagamenti più veloci

Un appello al nuovo governo sullo stato di crisi dell’artigianato e, a livello locale, l’invito alle amministrazioni pubbliche a ridurre i tempi per i pagamenti alle imprese. Con uno zoom anche ad alcuni importanti progetti che tuttavia sono in una fase di stallo. A comunciare dal Mercato del Carmine che Confartigianato Imprese chiede di destinare ad attività tradizionali e artigianali. Sono alcuni dei temi trattati nei giorni scorsi all’assemblea annuale della Confartigianato convocata per l’approvazione, da parte dei delegati, della relazione dell’attività svolta nel 2017.
La presidente Fucile ha aperto i lavori sottolineando come, dobbiamo affrontare, nuove sfide nell’immediato per il futuro delle nostre aziende e pronte a fare la scelta giusta in questa fase di cambiamento imposta dall’economia.

“Occorre focalizzare lo sguardo sui nostri giovani – ha detto -, senza per questo rinnegare o dimenticarci del nostro passato perché ciò che è vincente sui mercati è il brand made in Italy. Certo chi affronta i mercati esteri sono le grandi firme, ma tutti dobbiamo sapere che dietro questi gruppi ci sono per la gran parte artigiani, micro e piccole imprese che producono e realizzano capi di abbigliamento ed oggettistica per queste imprese più grosse. Nonostante questo ruolo svolto da tali imprese, queste continuano ad essere colpite da normative pesanti come quella sulla privacy che è imposta dalla Comunità Europea. Quella che da più parti viene sbandierata come una ripresa in realtà è un qualcosa di molto debole come suffragato dalle stime del Pil per il 2018 che sarà il più basso dell’Unione Europea. L’occupazione ha registrato un calo di oltre 530 mila unità ed il credito alle imprese rispetto a 5 anni fa si è ridotto del 14%. Quando si parla di sviluppo delle aziende in Italia e di manifattura digitale non possiamo tacere il fatto che il nostro Paese è al 27esimo posto tra i 28 Paesi europei per l’accesso delle imprese alla banda larga ad alta velocità”.
Tanti altri i motivi di preoccupazione. “Gli imprenditori corrono – sostiene Fucile -, ma il Paese non li segue tanto che l’Italia è al 50esimo posto nella classifica mondiale per condizioni favorevoli al ‘fare impresa’. Occorre ridurre gli adempimenti e le tasse su imprese e lavoro. Occorre rispettare i termini per i pagamenti da parte degli enti pubblici. E’ necessario ridurre la distanza tra mondo produttivo e sistema scolastico valorizzando l’alternanza scuola-lavoro con incentivi e riduzione degli oneri per le imprese che offrono percorsi di formazione. Confartigianato con i suoi ormai 70 anni di storia continua ad essere attore del cambiamento e siamo e vogliamo restare un’associazione di persone e volti autentici e moderni”.
Anche la relazione del direttore Favilla sottolinea come il Paese abbia “uno spaventoso debito pubblico una serie di costi necessari per mantenere gli immigrati, un’innalzamento dell’età pensionabile che non consente l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e una serie di servizi, da quelli scolastici, alle infrastrutture viarie che non funzionano e ciò ci fa prendere dallo scoraggiamento. Siamo davanti ad un Paese – ha aggiunto – che sembra stia andando alla deriva anche per una caduta di valori che riscontriamo in tutti gli ambiti della società, a cominciare dalla famiglia, dalla scuola e nei luoghi di lavoro. D’altra parte il momento di trasformazione che stiamo vivendo è epocale, le aziende che non investono in nuove tecnologie, in formazione dei lavoratori, faranno fatica a superare questa rivoluzione. Tuttavia e questo è un dato certo, il Paese, senza artigiani non potrà sopravvivere. Sempre più vale la regola delle 3 C: Consapevolezza di essere di fronte ad un cambiamento locale che deve portare a servire il cliente meglio ed a costi inferiori. Competenze. Occorre che chi lavora nelle nostre imprese abbia le conoscenze giuste e che sia adeguatamente formato.  Occorre infine conoscere a fondo la portata del cambiamento di industria 4.0”.
“Riguardo poi al nuovo esecutivo che si è costituito dopo le elezioni del 4 marzo scorso – aggiungono i vertici di Confartigianato imprese di Lucca – riteniamo che certe misure non possano essere adottate per la mancanza di coperture economiche, ma bisogna procedere all’abrogazione, razionalizzazione ed accorpamento delle centinaia di migliaia di leggi che sono in vigore nel nostro Paese.
A livello europeo dobbiamo riappropriarci del ruolo di protagonisti delle varie scelte”. E’ stato riferito poi sull’accorpamento delle Camere di Commercio di Lucca, Pisa e Massa Carrara in un’unica Camera che dovrebbe avvenire entro la fine del 2018.
Tra le questioni affrontate c’è poi quella della destinazione del Mercato del Carmine. Parzialmente ristrutturato, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, necessita di altri interventi per circa 6-7 milioni di euro.
“Da incontri avuti con alcuni assessori del Comune di Lucca – spiega Confartigianato – è emerso che dovrebbe uscire un bando per affidare questi lavori ad un unico soggetto cui il complesso del Carmine verrebbe affidato per 30 anni. Non importa cosa ci verrà l’importante sembra è trovare un soggetto che abbia i soldi necessari. Ma come associazione ci batteremo perché nel Mercato del Carmine trovino posto attività lucchesi in parte di natura agricola e commerciale e naturalmente anche attività artigianali.
Chiediamo infine alla nuova classe dirigente lucchese di impegnarsi perché viabilità ed infrastrutture ferroviarie vengano realizzate per non lasciare Lucca isolata da quella parte del Paese che conta. Per ciò che riguarda il credito sono aumentate le pratiche fatte tramite Artigiancredito Toscano mentre sono in diminuzione quelle fatte con Fidi Toscana. Sono stati rinnovati diversi controlli e integrativi di lavoro. Memorabile – va avanti Confartigianato – la giornata del socio Anap (Associazione Nazionale Anziani Pensionati) svoltasi a Torre del Lago Puccini nel Teatro Pucciniano il 7 ottobre 2017 che ha visto la presenza di oltre 450 persone. Insomma il 2017 è stato un anno ricco di eventi che hanno impegnato Confartigianato su varie questioni non da ultimo la presentazione, a Viareggio, del progetto relativo all’asse di penetrazione che vede scontrarsi, come al solito, soggetti favorevoli e contrari. Secondo noi è necessario fare qualcosa in questa direzione per lo sviluppo di quel fiore all’occhiello che è la nautica da diporto viareggina”.
Dopo una breve discussione da parte dei delegati sono stati approvati sia la relazione predisposta dal Consiglio Generale dell’Associazione che il conto consuntivo relativo all’anno 2017.
E’ stato inoltre eletto un nuovo membro del Consiglio in sostituzione di uno dimissionario.

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