Impresa 4.0, accordo Imt-Venture Factory

Per fare innovazione tecnologica non basta avere un’idea originale, inventare o scoprire qualcosa di nuovo. L’innovazione sta nel portare il frutto dell’attività di ricerca sul mercato e trasformarla in un prodotto vincente, in risposta a un effettivo bisogno dei potenziali fruitori. Per utilizzare al meglio il lavoro e le potenzialità imprenditoriali dei suoi ricercatori, la Scuola Imt Alti Studi Lucca ha recentemente siglato una convenzione con Venture Factory Srl, società che opera nella valorizzazione dei risultati della ricerca in ambito industriale, advisor del fondo Vertis Venture 3 Technology Transfer (VV3TT) da 40 milioni di euro finanziato da risorse provenienti dalla Cassa depositi e prestiti e dalla Commissione europea nell’ambito della piattaforma ItaTech. Grazie a questo accordo, nato da una iniziativa di A11 Venture srl di Lucca, la scuola potrà accedere su base competitiva ai bandi Proof of Concept (letteralmente “prova di concetto”) indetti da Venture Factory Srl per realizzare prototipi e supportare i team selezionati per la creazione di nuove imprese a elevato contenuto tecnologico.

Primo frutto della convenzione con Venture Factory è stato l’incontro tenutosi nei giorni scorsi alla scuola Imt per presentare al corpo docente e ricercatore le opportunità offerte dal programma Proof of Concept del fondo. A illustrare il programma è stato Nicola Redi, partner di Venture Factory. Con lui anche il professor Marco Paggi, delegato alla ricerca della scuola e artefice dell’accordo stipulato nei mesi scorsi per dare ulteriore impulso al trasferimento tecnologico della Scuola. All’incontro erano presenti anche Nicola Lattanzi, delegato per l’innovazione e le relazioni con il territorio, e Mirco Tribastone, delegato per la didattica e l’alta formazione. In sala anche Giovanni Polidori, membro del comitato investimenti di A11 Venture, holding di partecipazione in startup innovative, con cui la scuola Imt collabora per la selezione di progetti e per realizzare una rete di trasferimento tecnologico che coinvolga tutti gli attori presenti sul territorio lucchese. Grazie all’accordo con Venture Factory, Imt entra nel novero dei centri di ricerca universitari italiani che potranno partecipare ai bandi competitivi per accedere al fondo VV3TT, insieme al Politecnico di Torino, la Scuola Superiore Sant’Anna, l’Università politecnica delle Marche, il Campus biomedico di Roma, l’Università Federico II di Napoli, l’Università di Pisa, Enea, l’Istituto nazionale di fisica nucleare, l’Hub Innovazione Trentino, l’Università di Padova, l’Istituto italiano di tecnologia e il Parco scientifico Galileo di Padova.
“La convenzione stipulata con Venture Factory – afferma Marco Paggi – è un importante risultato per Imt e dimostra l’attenzione da parte di investitori esterni verso le ricerche della scuola e il loro potenziale impatto sul mercato. Nel contempo, l’interazione tra i nostri ricercatori e gli investitori non potrà che fornirci utili indicazioni su come meglio orientare e valorizzare gli studi e le ricerche di base che la scuola porta avanti sui temi dell’impresa 4.0, sviluppando prototipi e applicazioni di grande utilità per le imprese ed i cittadini”.

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