Rc professionale per architetti obbligatoria: per quale motivo e quali vantaggi ha?

Con il DL 138/2011 entra in vigore il 15 agosto del 2013 l’obbligo della sottoscrizione di una polizza professionale, oltre a quella civile, per alcune categorie di professionisti come gli architetti.
Oltre alla stipula obbligatoria di una polizza, gli architetti devono esporre ai propri clienti gli estremi e l’ammontare del massimale dell’assicurazione. Non farlo significa commettere un illecito disciplinare, il che porterebbe a delle sanzioni stabilite dal Consiglio di Disciplina dell’Ordine di appartenenza. La sanzione massima applicabile è la radiazione dall’Albo.

Come si può scegliere la polizza per architetti più idonea?

Cercare questo tipo di polizza attraverso le assicurazioni tradizionali non è una cosa semplice perché molte compagnie hanno deciso di non trattare questo tipo di copertura per professionisti.
Cosa si può fare in questi casi? Si ricorre al web che offre un’infinità di possibilità in fatto di scelta e garanzie accessorie. Oltre a questo vantaggio si può anche comparare contemporaneamente più polizze e scegliere la più vantaggiosa.

Obblighi e sanzioni dell’assicurazione per architetti

La norma lascia poco spazio alle interpretazioni: il professionista che non sottoscrive una polizza professionale rischia una sanzione.
Per gli architetti vi sono casi e casi. La stipula della polizza è obbligatoria solo per i professionisti che firmano progetti o che si assumono la responsabilità verso i clienti.
Nel caso si tratti di un architetto che è dipendente pubblico e che effettua una prestazione per un’amministrazione che non è quella per cui lavora, la copertura assicurativa va concordata tra le amministrazioni.

Come districare la matassa burocratica delle assicurazioni per architetti

Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) ha subitamente provveduto a fornire delle linee guida che fanno chiarezza in tema di assicurazioni professionali:
– Gli obblighi assicurativi variano in funzione del tipo di contratto: collaborazione o consulenza;
– Se la collaborazione risulta come consulenza esterna o con Partita Iva, l’architetto deve stipulare una polizza contro i danni che potrebbero derivare dall’esercizio dell’attività svolta per il cliente, che può anche essere uno studio;
– Se il professionista lavora in una società di professionisti, è la società stessa a dover assicurare. Se i professionisti della società lavorano in modo autonomo, dovranno munirsi ognuno di un’assicurazione per i lavori svolti al di fuori della società;
– Il professionista che riceve l’incarico da Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) dovrà avere anche lui una copertura assicurativa.

Esistono architetti senza copertura assicurativa?

Come ci suggerisce il broker mioassicuratore.it: “I professionisti che svolgono la propria attività alle dipendenze di un datore di lavoro, che sia questo pubblico o privato, non sono obbligati a stipulare la polizza nonostante l’assicurazione architetti sia obbligatoria dal 2013. Questo perché alla copertura dovrà pensare appunto il datore di lavoro. Allo stesso modo il professionista che svolge il suo lavoro solo ed esclusivamente per conto di una società non dovrà fare una polizza supplementare”
Vi sono due categorie di architetti sprovvisti di una polizza professionale: quelli dipendenti, e si trovano quindi in una situazione pienamente legale, e quelli che non hanno alcuna polizza pur essendo in posizione di doverla stipulare.
Nel secondo caso, vi sono varie motivazioni che sono alla base di questo comportamento che genera l’illecito. La prima è la mancata preparazione degli agenti assicurativi o della mancanza di pacchetti idonei a soddisfare le esigenze degli architetti; la seconda è la mancanza di informazioni chiare e corrette, il che genera sfiducia verso la sottoscrizione di una polizza; la terza riguarda i costi che risultano essere elevati.
Tutte queste situazioni possono comunque essere risolte rivolgendosi a una compagnia che operi nell’ambito digitale. Non è difficile fare una comparazione online delle varie proposte assicurative e scegliere le garanzie davvero idonee agli architetti.

Quali sono le garanzie aggiuntive che ogni buona polizza dovrebbe avere

Perché una polizza sia davvero utile al suo scopo deve avere delle garanzie importanti per gli architetti, come quelle che seguono.
Garanzia perdita di reddito. Utile nel caso in cui il professionista, e ci si augura non succeda mai, abbia subito la perdita di reddito.
Garanzia infortuni. Risulta utile, specie in considerazione del fatto che l’architetto visita spesso i cantieri. In caso di infortunio si sarà al riparo da tutto ciò che ne può conseguire e vi sarà una diaria con rimborso di spese mediche.
Garanzia responsabilità solidale. Tutela utile nel caso in cui l’architetto sia chiamato a rispondere di un danno insieme ai suoi collaboratori. Solitamente chi chiede un risarcimento tende a chiedere l’indennizzo a chi ha un patrimonio più consistente.
Garanzia tutela legale. Con questa garanzia si ha la possibilità di essere assistiti da un legale in caso di azioni giudiziarie.
Garanzia Cybercrime, omissioni ed errori. Vi sono professionisti che dimenticano la sicurezza informatica e l’importanza dei dati sensibili archiviati nei propri sistemi. Per questo la garanzia Cybercrime risulta essere utile.
Per quanto riguarda gli errori e le omissioni, purtroppo, possono capitare anche al professionista più bravo al mondo ed è bene correre ai ripari.
Per visualizzare tutti i dettagli sulle garanzie previste per l’assicurazione archietti leggere: https://www.inarcassa.it/site/home/convenzioni/rc-professionale.html

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