Poste, tre assunzioni in vista in Lucchesia

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Assunzioni in vista, anche a Lucca per Poste Italiane. La società, in adeguamento alle proprie linee di business, ha necessità di personale non solo per sviluppare la propria rete logistica ma anche per garantire i servizi universali all’interno degli uffici postali della Toscana. 6000 le assunzioni e le stabilizzazioni programmate per i prossimi mesi e che riguarderanno anche la provincia di Lucca, dove saranno complessivamente 5.

“Dopo diverse razionalizzazioni e riorganizzazioni in Pcl recapito e uffici postali, risulta evidente come sia cambiata la modalità di lavoro all’interno di questa azienda e quanto siano cambiate le condizioni di lavoro con un impegno di tutto il personale senza risparmio di energie – afferma Slc Cgil Toscana -. Per questo abbiamo ribadito la necessità di dare seguito al verbale sottoscritto in azienda lo scorso 30 novembre grazie a cui, attraverso 6000 assunzioni a tempo indeterminato potremo stabilizzare precari e assumere laureati e venditori con contratto di apprendistato, per far fronte ai disagi che vivono quotidianamente i lavoratori in poste italiane”.
Secondo il sindacato “La carenza di personale rischia di minare qualsiasi piano industriale venga varato dal Cda non mettendo i lavoratori nelle condizioni di perseguire quegli obiettivi di business individuati dall’azionista. Si rendono pertanto necessarie nuove assunzioni dal mercato esterno anche in Toscana (4 laureati, due su Lucca, uno su Pistoia, uno su Siena nel settore mercato privati-uffici postali). Ci sarà poi la stabilizzazione di diversi lavoratori: 42 su Firenze , 11 su Arezzo, 3 a Lucca, 5 a Pisa, 7 a Prato, 1 a Siena, partendo prima dai lavoratori che hanno già prestato servizio per poste, con contratti a termine e che hanno pertanto quelle stesse professionalità di cui ora l’azienda ha bisogno. Daremo corso alla mobilità nazionale con 12 entrate di sportellisti e 8 di portalettere in Toscana per ulteriormente coprire il vuoto di organico”.
“La nostra speranza – concludono da Slc Cgil – è riuscire a coprire parte delle uscite con esodo incentivato che stanno mettendo in difficoltà gli uffici, è necessario un po’ di ossigeno per gli addetti che operano nella nostra Regione”.

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