Riassetto ente, Rsu Provincia denuncia: ‘Gravi inadempienze’

La Rsu dell’amministrazione provinciale di Lucca denuncia Palazzo Ducale per inadempienze e comportamenti discriminatori. “Dopo mesi di mancato riscontro alle richieste di confronto per la definizione di un piano di riassetto dell’ente – affermano i rappresentanti sindacali – previsto dalle norme e condizione essenziale per l’apertura alle assunzioni e allo sblocco delle mobilità in entrata verso la Provincia di Lucca e in uscita verso altri enti del territorio, si è chiuso con esito negativo il tentativo di raffreddamento e conciliazione in Prefettura il 23 ottobre scorso, a seguito del quale quindi la Rsu aziendale, rappresentanza sindacale interna a Palazzo Ducale, con mandato avuto dai dipendenti che si sono riuniti in assemblea il 7 novembre, ha deciso la permanenza dello stato di agitazione. Dopo mesi e mesi di false promesse della politica e di immobilismo da parte dei tecnici, i dipendenti rivendicano il proprio ruolo sindacale e il rispetto della normativa sulla contrattazione aziendale per l’espletamento del lavoro in sicurezza e la concessione di nulla osta in uscita ai dipendenti interessati”.

Una normativa, secondo la Rsu, “totalmente disattesa dall’amministrazione Menesini, poco sensibile e in alcuni casi inadempiente in merito alle tematiche sulla sicurezza dei lavoratori e che procede a rilasciare o negare nulla osta di mobilità ai dipendenti interessati in modalità discrezionale e totalmente arbitraria. La Provincia di Lucca – prosegue l’attacco – nonostante il prelievo forzoso da parte del Governo centrale di ben 82% delle entrate che i cittadini dei territori versano, continua a svolgere seppur in costante affanno le funzioni fondamentali come la manutenzione delle strade, degli edifici scolastici, la polizia provinciale e tanto altro ancora in assenza di un’organizzazione interna idonea a garantire anche i diritti più elementi dei dipendenti quali quello della sicurezza, con personale fortemente penalizzato al quale si chiedono dedizione, flessibilità, e disponibilità aggiuntive per sopperire alla scarsità di risorse a disposizione e per riuscire a “mantenere in vita” i servizi essenziali per i quali peraltro con l’impegno profuso è stato possibile attrarre per la nostra Provincia importanti finanziamenti pari a circa 60 milioni di euro per strade e scuole”.
La Rsu aziendale ritiene quindi necessaria “un’ampia riflessione sull’attuale organizzazione dell’ente che presenta forti criticità in merito alla distribuzione del personale tra i servizi e l’evidente lacuna nella dotazione organica di personale con qualifiche tecniche e operative problematiche che potrebbero inficiare il buon lavoro sin qui svolto con grande sacrificio da parte del personale e la perdita anche di questi importanti finanziamenti per il territorio. Richiede pertanto l’immediata apertura di un tavolo per la redazione di un piano di riassetto organizzativo dell’ente condiviso che parta finalmente dalle reali necessità in merito all’espletamento delle funzioni fondamentali stabilite dall’attuale normativa garantendo così a tutti i cittadini degli standard qualitativi accettabili dei servizi per strade e le scuole di competenza, nonchè ai dipendenti il diritto al lavoro in sicurezza e alla mobilità in uscita”.

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