Artigianato in crisi, chiuse 208 imprese in un anno

L’artigianato in Lucchesia continua a soffrire. Tiene come al solito il settore dei servizi mentre continua il trend negativo per il settore dei trasporti (- 5,2%), per quello dell’edilizia – 1,7% e per il manifatturiero – 0,6%. Il totale delle imprese artigiane al 30 settembre scorso era di 11.303 con una perdita di 208 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente pari ad una flessione dell’1,8%.
Anche gli addetti del comparto artigiano sono scesi nel 2018 a 25.663 da 25.984 che erano nel 2017 con un calo percentuale dell’1,1%.
Da un punto di vista geografico il calo più significativo (-2,6%) lo si è registrato, stando ai dati diffusi dalla Confartigianato di Lucca, per le aziende della Media Valle e Garfagnana mentre la Piana di Lucca e la Versilia calano, si fa per dire, solo dello 0,9% ciascuna.

D’altra parte il numero complessivo di imprese in Media Valle e Garfagnana sono di gran lunga inferiore (circa 1/5) di quelle della Piana di Lucca e Versilia.
Il comune con più imprese rimane ancora quello di Lucca che annovera 2.330 aziende seguito da Viareggio con 1.579 e Capannori che ne conta 1.420. Come sempre nella stragrande maggioranza dei casi trattasi di ditte individuali, 8.450 seguite dalle società di persone, 2.005 aziende e da 734 società di capitale che sono in crescita rispetto alle prime due in calo, costante, ormai da alcuni anni.
Uno spaccato a parte meritano le imprese al femminile quelle in cui c’è una presenza esclusiva o maggioritaria di donne. Sono ben 6.737 queste aziende in rosa ed il comune che ne conta di più è Lucca con ben 1.470 imprese al femminile seguito da Viareggio con 1.152 e Capannori con 635. Calano le imprese giovanili del 4,6%. Come al solito la loro presenza è più significativa a Lucca dove ve ne sono 1.155 seguita a ruota da Viareggio con 1.132 e poi da Capannori. Crescono invece dello 0,9% le aziende attive straniere che sono ben 3.939 nella nostra provincia. Riguardo alle nuove iscrizioni sono solo 2.502 le neonate imprese a fronte delle 2.599 cessate.
I settori con saldo negativo più marcato sono le costruzioni dove a fronte di 320 nuove imprese ne sono cessate ben 460; quelle del manifatturiero ove sono nate 155 aziende ma hanno chiuso ben 266 imprese.
Lucca è il comune in cui le nuove iscrizioni superano le cessazioni, tutti gli altri grandi comuni della provincia invece hanno un saldo negativo.
Interessante è anche conoscere la sopravvivenza delle imprese a distanza di uno, due o tre anni dalla costituzione. Aziende nate nel 2014 sopravvivono in una percentuale del 88,6% a distanza di un anno. Tale percentuale scende al 78,4% dopo 2 anni e arriva al 69,4% dopo 3 anni. Tenendo conto della crisi che ha colpito il settore un focus va fatto anche sulle procedure concorsuali, o di scioglimenti delle imprese che sono tutte in calo. 74 sono state nel 2017 le società di capitale fallite, 6 che sono state ammesse al concordato e 254 hanno fatto ricorso allo scioglimento o alla liquidazione volontaria.
Per le società di persone 21 sono i fallimenti, 5 i concordati, 364 gli scioglimenti o liquidazioni volontarie. Per le ditte individuali 20 sono quelle fallite ed 1 è stata ammessa al concordato.
Un’altra sorpresa arriva poi dai dati relativi alla sopravvivenza delle imprese che a distanza di un anno dall’apertura cala di oltre il 20%.
“Ciò – spiega la Confartigianato – deve farci riflettere, perché forse potrebbe significare che molte nuove aziende nascono solo perché si tenta, piuttosto di restare a casa senza lavoro, la strada del lavoro autonomo. Ma se l’idea non è vincente o realizzabile, bisogna avere il coraggio di dirlo a chi abbiamo davanti, ed in questo la Confartigianato coi dei business plan è in grado di fare un’analisi della futura impresa e poi dare dei consigli al neo imprenditore se vale o no la pena di iniziare questa avventura”.
“Come abbiamo più volte manifestato negli ultimi tempi – si aggiunge – le imprese soffrono per un livello di tassazione troppo elevato, la mole di adempimenti cui sono soggette, il costo dell’energia ed anche per le difficoltà che hanno nei rapporti con gli istituti di credito. Come Confartigianato ci siamo adoperati a livello nazionale perché fossero mantenute nel Dpe, attualmente all’esame dei due rami del Parlamento, le agevolazioni per le ristrutturazioni, per l’efficientamento energetico, per l’acquisto di mobili, per il verde ed anche perché il premio Inail fosse diminuito anche per il calo di eventi infortunistici nelle imprese artigiane. Quasi sicuramente, infatti, dal prossimo anno, le aziende artigiane avranno un calo significativo del premio Inail, mediamente intorno al 25%, con una riduzione anche del 28% per il settore del legno. Occorre anche che si intervenga al più presto sull’abbattimento del cuneo fiscale, sulla realizzazione delle infrastrutture viarie che nella nostra provincia sono ferme da oltre cinquant’anni e penalizzano i contatti con le altre province. Tali opere, se verranno effettuate nel breve medio termine, daranno anche una boccata d’ossigeno al settore edile che da anni vive una crisi spaventosa e che ha decimato tante micro, ma anche piccole e medie imprese costrette a chiudere per mancanza di commesse di lavoro o perché non vengono pagate”.
Ma le problematiche non finiscono qui. “La stessa normativa sui pagamenti, che prevede che vengano effettuati entro 30 giorni (60 in casi particolari) dalla data di emissione della fattura va fatta rispettare, perché le nostre imprese non possono più fare da banca per chi non paga ed anticipare i soldi per l’Iva, le varie tasse, ecc”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.