Diamanti venduti a prezzi gonfiati, Adoc dalla parte dei consumatori

Continua la battaglia dell’associazione di consumatori Adoc sulla questione dei diamanti venduti a prezzi gonfiati, spacciati per investimenti sicuri senza informare i clienti sui rischi reali e dell’impossibilità di rivendere i preziosi acquistati. A spiegare la vicenda sono i referenti dell’associazione dei consumatori, il presidente Mauro Bartolini, Valentina Sparavelli e Anna Mura. “Nell’ottobre 2017 l’Agcm (antitrust) ha multato per più di 15 milioni di euro due società venditrici di diamanti Idb (International diamond business spa) e Dpi (Diamond private investment) e quattro banche (Intesa San Paolo, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e Banco Bpm) che hanno venduto a prezzi gonfiati le loro pietre a ignari clienti, spacciandoli per investimenti sicuri e senza informare dei rischi reali e dell’impossibilità di rivendere i preziosi acquistati”.

“L’antitrust – proseguono da Adoc – ha riscontrato la mancata trasparenza e correttezza dell’offerta proposta al consumatore che, su suggerimento degli istituti bancari, era stato indotto a ritenere che l’acquisto di diamanti in banca fosse un investimento alternativo molto sicuro. In realtà i diamanti sono soggetti a oscillazioni ma il consumatore non è stato informato. Inoltre anche il contratto d’acquisto non rispettava le garanzie per il recesso imposte dal codice del consumo. Le banche e le due società hanno proposto ricorso al Tar del Lazio (competente per materia) il quale lo scorso novembre con 5 sentenze ha confermato in pieno le sanzioni ad esse comminate dall’Agcm. E nel frattempo nei giorni scorsi è arrivata pure la notizia del fallimento della Idb”.
In realtà era un evento atteso da Adoc che non si è fatta cogliere impreparata dalla notizia, tutelando così al massimo i consumatori che si sono rivolti agli sportelli: “Grazie al nostro sportello legale che sta curando le pratiche, i nostri iscritti hanno richiesto ed ottenuto tempestivamente la restituzione delle pietre e non subiranno alcun danno dal dichiarato fallimento. Diversamente, per tutti coloro che non si sono rivolti ancora a noi uffici e non hanno ancora la disponibilità dei diamanti, la strada si allunga in attesa dei tempi della procedura concorsuale”.
La battaglia quindi va avanti, seppure ora diventi più difficile e contorta, e Adoc è pronta ad aiutare tutte le persone che sono state coinvolte in questa vicenda: “Adesso riguarda le azioni di risarcimento del danno da esperire contro le banche le quali, in via transattiva, hanno ad oggi proposto un ristoro in una percentuale esigua che non tiene conto della gravità dei danni subiti dai nostri iscritti. Del resto le gravi inadempienze della banca e le informazioni ingannevoli fornite sono incontestabili e appurate dall’Autorità. Resta poi aperto il nodo di chi i diamanti li ha comprati finora senza alcun rispetto delle norme di informativa precontrattuale e di trasparenza. Per questo chiediamo alla Consob di intervenire al più presto con modalità più incisive. Adesso almeno qualche novità positiva può arrivare dalle sanzioni comminate che riguardano le due società ma anche le banche presso i cui sportelli i diamanti sono stati venduti. Come avevamo messo in luce con le nostre inchieste sul campo e le segnalazioni ad Antitrust, le banche sono coinvolte direttamente nella pratica scorretta con i clienti convinti anche in base al rapporto di fiducia che avevano con la banca”. 
Per informazioni è possibile rivolgersi agli sportelli Adoc di Lucca in via Barsanti e Matteucci.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.