Lapideo, scioperano i cavatori. Preoccupa lo stallo del settore

Per la prima volta operai e industriali sciopereranno insieme. È in programma per lunedì (1 aprile) infatti uno sciopero dei cavatori del marmo e, caso più unico che raro, dipendenti e datori di lavoro scenderanno in piazza fianco a fianco. A destare preoccupazione la grave situazione di stalle che da anni attanaglia il settore. Lo sciopero indetto da Feneal-Uil e Fillea-Cgil.

“È la nostra prima volta e forse anche questa novità dà il senso di quanto la situazione sia grave e vicina al punto di non ritorno – afferma Erich Lucchetti presidente degli industriali di Massa Carrara. Le imprese così come i lavoratori condividono la necessità di trovare risposte ad una grave situazione di stallo ed incertezza che grava sul futuro delle nostre cave con conseguenze che potrebbero diventare disastrose sia per l’intero settore lapideo sia per il resto dell’economia apuana”.
“Ho parlato con molti nostri associati e ho ricevuto decine e decine di telefonate e messaggi – spiega Lucchetti – in cui tutti mi hanno detto che vogliono essere presenti alla manifestazione di lunedì. E non si tratta solo di imprenditori del lapideo ma anche di altri settori. Significa che la condivisione della gravità in cui versa il settore marmo a Carrara oramai è diffusa e che quindi la preoccupazioni sul futuro non riguardano più solo noi e i nostri dipendenti. Per questo mi auguro che la partecipazione a questa manifestazione sia significativa perché qui è in gioco il futuro di tutta Carrara”.
“Così come i lavoratori anche noi imprenditori chiediamo certezze per poter garantire gli investimenti necessari a aumentare l’occupazione, la sicurezza e la tutela dell’ambiente – conclude Lucchetti – Regione e Comune devono sospendere questa continuo stillicidio di provvedimenti anti-cave, e permetterci di sederci a un tavolo di confronto a bocce ferme. Un tavolo in cui definire congiuntamente con tutti i soggetti interessati procedure certe su permessi e progetti e in cui disegnare un nuovo programma che a fronte di norme condivise stimoli più investimenti, maggiore occupazione e quindi maggiore ricchezza per il territorio”. Sulle motivazioni dello sciopero è intervenuto anche l’onorevole versiliese del Partito Democratico Umberto Buratti: “Quando lavoratori e imprese scendono in piazza insieme occorre che la politica presti ascolto. Come rappresentante di questo territorio in parlamento, lunedì ci sarò anche io”.
“Ho avuto modo di parlare sia con diversi lavoratori e con i loro rappresentanti sindacali che con diverse imprese del settore e dell’indotto – spiega Buratti – e ho trovato una comune preoccupazione sul futuro determinata dalle troppe incertezze presenti sia nelle normative sia nelle interpretazioni di queste norme. E l’incertezza produce inevitabilmente una diminuzione negli investimenti e quindi ricadute sia per l’occupazione che per la tutela della sicurezza che dell’ambiente. Come politica abbiamo il dovere di togliere questo enorme punto interrogativo che pende sulla testa del comparto lapideo apuo-versiliese”.
“Come parlamentari Pd – ricorda Buratti – già da tempo assieme ai consiglieri regionali e agli amministratori locali abbiamo costituito un gruppo di lavoro specifico sul marmo per predisporre una proposta organica per tutto il settore col fine principale di fare chiarezza e quindi dare certezza a lavoratori e imprese”.
“È quindi auspicabile che le varie amministrazioni, dalla Regione ai Comuni, costituiscano un tavolo di confronto che cancelli incertezze e scriva assieme a lavoratori, sindacati e imprese un nuovo patto per lo sviluppo del settore lapideo che metta al centro la crescita occupazionale, l’aumento della sicurezza e la tutela dell’ambiente” conclude Buratti.

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