Nuovo contratto per dipendenti coop. Miglioramenti per 1000 lucchesi

C’è grande soddisfazione tra le sigle sindacali a seguito della firma dell’accordo sul nuovo contratto collettivo relativo al terzo settore socio-sanitario. Dopo una lunga e serrata trattativa infatti a tarda notte i sindacati di categoria Fp Cgil, Fp Cisl, Fisascat Cisl, Uiltucs, Uil Fpl e le associazioni imprenditoriali Legacoopsociali, Confcooperative Federsolidarietà, Agci Solidarietà hanno siglato il nuovo contratto nazionale che interesserà i dipendenti delle cooperative sociali. L’ipotesi di accordo, che sarà sottoposta alla consultazione dei lavoratori, è stata raggiunta a circa 6 anni dalla scadenza del precedente contratto ed interessa oltre 400mila addetti ai servizi privati alle dipendenze delle oltre 30mila cooperative sociali nel comparto socio sanitario assistenziale educativo ed alle attività connesse. Il nuovo contratto riguarderà anche più di mille lavoratori lucchesi.

Convenzionalmente il contratto ha decorrenza retroattiva dal gennaio 2017 e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2019. Il trattamento economico prevede un aumento a regime di 80 euro al livello medio C1 erogati in tre tranche (35 euro a novembre 2019, 25 euro ad aprile 2020; 20 euro a settembre 2020) oltre ad un una tantum di 300 euro di cui 200 erogati alla sottoscrizione definitiva dell’intesa e 100 euro erogati nel mese di luglio 2019. Aumenta anche il contributo al welfare contrattuale a carico del datore di lavoro riferito alla previdenza complementare. Ambito di applicazione, relazioni sindacali, diritti di informazione e struttura della contrattazione – confermata ai due livelli nazionale e decentrata -, norme di garanzia del funzionamento dei servizi essenziali, mercato e organizzazione del lavoro, orario di lavoro e welfare sono i principali capitoli dell’ipotesi di accordo che definisce un nuovo sistema di classificazione del personale – con l’introduzione di figure professionali che lavorano in ambiti assistenziali e socio assistenziali anche riferite all’assistenza domiciliare ed ai servizi alla persona – oltre alle linee guida su sistema premiante territoriale e sulla banca delle ore.
L’accordo recepisce integralmente la nuova normativa sul contrasto alla violenza di genere disciplinando un articolato ad hoc sul congedo per le donne vittime di violenza. Corollario dell’intesa un accordo di impegno tra le parti sulla corretta e completa applicazione delle previsioni della contrattazione nazionale di settore volto a sviluppare il confronto sulle tematiche del terzo settore anche con le istituzioni competenti, il Mise, la Conferenza Stato-Regioni e l’Anci.
Le parti hanno inoltre rinnovato l’impegno a sostenere l’attività degli osservatori provinciali sulla cooperazione, istituiti all’interno degli ispettorati territoriali del lavoro, come sede di contrasto al mancato rispetto della contrattazione siglata dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative.
“Grande soddisfazione per una intesa raggiunta dopo anni di stallo – è il commento del segretario della Fisascat Cisl Giovanni Bernicchi – che definisce un importante obbiettivo che prevede un aumento economico per molti lavoratori interessati. Nella provincia di Lucca, sono più di 500 nel settore socio-sanitario e altrettanti sono le lavoratrici, del settore educativo infantile. Il rinnovo di questo Ccnl è una risposta positiva in termini economici che normativa peri molti lavoratori ma soprattutto lavoratrci dipendenti di Cooperative Sociali, impiegate in appalto presso case di cura, assistenza domiciliare, asili nido e scuole materne, ma anche per dipendenti di Cooperative di tipo B con servizi di pulizie in appalto presso la nostra provincia. Sono stati rivisiti gli articolati contrattuali anche riferiti ai sistemi di classificazione del personale, con rendendoli più aderenti alle tipologie professionali che operano in un settore in profonda trasformazione”.
Per il segretario generale della Fisascat Cisl, Davide Guarini “la sottoscrizione dell’intesa rappresenta un importante avanzamento della contrattazione di settore dove ci auguriamo questo accordo possa essere considerato leader nel comparto, sia per dimensioni occupazionali sia per la presenza capillare nel territorio”.

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