Consorzio di Bonifica, via lavori di manutenzione ai fossi

Una manutenzione “gentile”, ovvero mettere in campo lavori di manutenzione puntuali ma anche e soprattutto fatti bene. In modo da garantire, assieme alla sicurezza idraulica del territorio, anche la sicurezza ambientale: con la piena salvaguardia della flora e della fauna (in particolare quella nidificante) che lungo i rii vive e si riproduce.

Con questo obiettivo il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, alla vigilia dell’avvio dei cantieri di prevenzione, che come ogni anno prendono il via a primavera, ha convocato i propri operai, le ditte che si sono viste assegnate le opere, e i direttori dei lavori: proprio per condividere tutti gli accorgimenti, utili a perseguire tale finalità. E sono molte, in effetti, le strategie che saranno poste in essere: e riguardano i periodi dell’anno in cui i lavori sono eseguiti, l’affiancamento ad esperti del settore, ma anche l’utilizzo di tecniche particolari (ad esempio, gli sfalci alternati tra le due sponde, cosiddetti a macchia di leopardo; il mantenimento delle fasce sulle sponde sopra il pelo d’acqua). Quest’anno, poi, il Consorzio intende avviare un’importante sperimentazione: coinvolgendo direttamente alcune associazioni, già convenzionate con l’Ente, durante l’esecuzione dei cantieri, proprio per collaborare nella difesa della fauna.
“Per il nostro ente, la sicurezza idraulica rappresenta una priorità. E altrettanto importante è la sicurezza ambientale del territorio – ricorda il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – la nostra attenzione per la qualità degli interventi è massima, affinché in particolare la flora e la fauna (specialmente quella nidificante) sia salvaguardata e protetta. A tal fine, per alcune aree del territorio abbiamo siglato appositi protocolli d’intesa con associazioni, proprio per concordare una strategia condivisa sulle tempistiche e modalità di tagli: e abbiamo intenzione di ampliare tale impegno. Tutto ciò, in attuazione della nuova direttiva della Regione Toscana in materia. Per questo, abbiamo chiesto la collaborazione dei nostri operai, delle ditte e dei tecnici; e chiederemo una mano anche ad alcune associazioni del territorio: con un progetto sperimentale che, in breve tempo, contiamo poi di esportare sull’intero comprensorio”.

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