“Pochi infermieri”, scatta lo stato di agitazione

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“Subito la convocazione dei tavoli di conciliazione, altrimenti saremo costretti a proclamare lo sciopero”. Dopo la rottura delle trattative con l’Azienda sanitaria, il Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, ha dichiarato lo stato di agitazione in tutta l’area dell’Asl Toscana Nord Ovest. A firmare la lettera indirizzata alla Direzione generale e ai prefetti, i segretari provinciali Roberta Sassu (Livorno), Daniele Carbocci (Pisa), Roberto Pasquinelli (Lucca), Diego Vatteroni (Massa Carrara).

La dichiarazione dello stato di agitazione arriva al termine dell’ennesimo incontro con i vertici aziendali, durante il quale i rappresentanti sindacali hanno nuovamente portato all’attenzione le gravi difficoltà del comparto infermieristico, dovute alla carenza di infermieri e personale socio sanitario. “Una situazione – dichiarano i rappresentanti sindacali – che mette a rischio costantemente pazienti e lavoratori, costretti a lavorare in un contesto di estremo stress lavorativo, e per la quale l’Asl continua a non dare risposte adeguate”. “Nell’area livornese – sottolinea Roberta Sassu – Sono oltre 100 le assenze tra personale infermieristico e oss in provincia di Livorno, tra malattie, gravidanze, congedi parentali e aspettative: come si può pensare di mantenere inalterata la qualità dei servizi con una carenza di questo tipo? Tutto ciò si ripercuote anche sulla salute del personale, caricato di ore di straordinario e mancati turni di riposo, in violazione della normativa sull’orario di lavoro, con una situazione di grave rischio lavoro correlato, rilevato nei giorni scorsi in psichiatria a Livorno, dove una collega ha subito l’amputazione di un dito della mano a causa del morso di un paziente”.
A ciò si aggiunge la mancata liquidazione dei premi incentivanti al personale del 118, si legge nel documento condiviso, nonostante la Regione abbia già finanziato il provvedimento con opportune risorse. Una cifra che in tutta l’area ammonta a 360mila euro, “già erogati dalla Regione – afferma Sassu – ma non ancora distribuiti agli infermieri che operano nel servizio di emergenza territoriale. Sorge il dubbio che siano stati spesi per coprire altre esigenze”.
“Come se non bastasse – prosegue – l’Azienda ha messo in pratica tutte le novità contrattuali a suo favore, ma non quelle in favore dei lavoratori, come ad esempio la concessione del tempo di cambio consegne e di cambio divisa previste”. Dopo mesi di trattativa, “a cui peraltro la Dg Casani non ha mai partecipato direttamente, l’Asl Toscana Nord Ovest ha manifestato una totale chiusura di fronte alla richiesta di nuove assunzioni. Se non ci saranno aperture in tal senso – conclude Sassu – Nursind proclamerà lo sciopero”.

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