La mosca mette a rischio la raccolta delle olive foto

La mosca olearia è tornata a colpire e i produttori di olio extra vergine di oliva in Versilia, si apprestano a vivere in queste settimane giorni cruciali per capire la portata e la resa del loro lavoro. Le condizioni atmosferiche primaverili, a differenza del 2018, hanno determinato una buona produzione di fiori e conseguentemente un buon numero di olive. Poi le alte temperature estive, intervallate da qualche pioggia hanno favorito una buona crescita dei frutti, olive, ma al contempo hanno prodotto un attacco di mosca significativo tanto da costringere i produttori a operare un trattamento verso le prima metà di agosto.

“Ad oggi l’incidenza dell’attacco di mosca è di nuovo quasi al limite per giustificare un secondo ed ultimo trattamento – spiega Massimo Gay, responsabile Cia Versilia – il Piano agricolo nazionale ne permette al massimo due pertanto saranno fondamentali gli ultimi giorni di settembre per poter decidere un secondo trattamento e poi posticipare la raccolta oppure non trattare ed anticipare l’arrivo al frantoio”.
Il chilometro zero anche in fatto di olio è fondamentale soprattutto in annate come questa dove la presenza della mosca è tornata a farsi importante: “Ricordiamo che i prodotti ammessi per i trattamenti sono sempre autorizzati dal ministero della salute – sottolinea Massimo Gay – sono quindi sicuri rispettando un preciso numero di giorni fra il momento dello spargimento ed il momento della raccolta ed inoltre questi prodotti rimangono nella frazione acquosa e non quindi nella frazione oleosa di cui è composto l’olio. A questo proposito ricordiamo che rifornirsi da un produttore di fiducia, meglio se locale, potendo quindi conoscere l’agricoltore e potendo quindi verificare le pratiche colturali, rende il consumatore finale più sicuro riguardo all’olio che compra”.
La raccolta, come di consueto, si prolunga almeno fino alla fine di novembre per un annata che potrebbe dunque essere nella media e di cui i produttori si apprestano a vivere l’ultima fase: “Sarà molto importante l’andamento climatico autunnale – conclude Cia Versilia – si spera non sia caldo come nel 2018, quando una inconsueta ondata di alte temperature provocò un “asciugatura” delle olive con conseguente abbassamento di resa in olio”.

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