Coronavirus, Confagricoltura: “Misure per il florovivaismo o chiuderanno tante aziende”

Mati: "Servono misure di buon senso ed equilibrate per prendere una boccata d’ossigeno".

“Siamo in una fase in cui dobbiamo tutti fare uno sforzo per vincere la guerra contro il Coronavirus. Ma insieme a questa battaglia ne dobbiamo aprire subito un’altra: quella per salvare il settore produttivo del nostro Paese, per impedire che le imprese chiudano e mandino a casa i lavoratori, perché quando l’economia ripartirà dobbiamo già essere tutti in piedi e pronti a correre”. Così Francesco Mati, presidente sezione prodotto florovivaistico Confagricoltura Toscana, inquadra la difficile situazione che sta vivendo l’Italia e la Toscana.

“Anche le aziende del florovivaismo toscano – spiega Mati – stanno subendo pesanti conseguenze e quindi, come per altri settori, anche noi chiediamo interventi ad hoc per non far seccare il nostro sistema produttivo”.

Come le piante anche noi abbiamo bisogno di acqua e sole e in questo momento – aggiunge Mati – abbiamo bisogno che quello che non arriva dalla domanda privata possa essere compensato dalle istituzioni. Per questo chiediamo essenzialmente due cose alle istituzioni. Da una parte una politica attiva di promozione del nostro prodotto italiano e dall’altra un aumento del bonus verde su come il governo ha deciso di fare per i bonus edili che saliranno al 100%. Anche chi mette piante e fiori, sistema i propri giardini e terrazze deve poter avere uno sgravio fiscale simile”.

“Nel pacchetto di misure che il governo sta preparando per sostenere l’economia, tra le quali si parla di un bonus del 100 per cento sulle ristrutturazioni edilizie – precisa Mati – ci va aggiunto il raddoppio del Bonus Verde per la realizzazione di giardini e terrazzi verdi. Attualmente è del 35% ma va rafforzato, visti anche i buoni risultati, raddoppiandolo e, se si volesse davvero promuovere la sostenibilità, l’ambiente e la salute dei cittadini, andrebbe portato al 100%. Se si vuole davvero mettere al centro il verde e la salute, anche per le nuove generazioni, bisogna sostenere l’unica misura legislativa introdotta per promuovere la sostenibilità. Ne trarrebbero beneficio migliaia di aziende del settore del verde in Italia e tutti quei cittadini che vorrebbero realizzare o ristrutturare il proprio giardino”.

“Si tratta – conclude Mati – di misure di buon senso ed equilibrate che però possono essere determinanti a consentire a molte aziende florovivaiste di prendere una boccata d’ossigeno e evitare la chiusura”.

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