Esami fermi e incertezza sui corsi, le scuole guida protestano davanti alla motorizzazione

I titolari di circa 40 realtà della provincia di Lucca hanno chiesto un calendario concertato per la ripartenza

Scuole guida in piazza questa mattina (28 maggio) per una manifestazione di protesta davanti agli uffici della motorizzazione di viale Luporini.

Il settore, infatti, è stato uno dei più colpiti dal lockdown e sconta notevoli ritardi nella ripresa delle attività, oltre ad avere una serie di incertezze sul futuro. A protestart solo le delegazioni provinciali di Confarca e Unarca, riunitesi nel gruppo Autoscuole guida Lucca e consorzio Coal che, con cartelli e slogan, hanno chiesto un incontro con la dirigente Sabrina Giannelli e con il responsabile dell’ufficio patenti Franco Bonelli.

“Non c’è ancora – dicono i titolari delle autoscuole Il Ponte di Ponte a Moriano e Linus di Altopascio – un calendario per la ripresa degli esami per conseguire la patente. Abbiamo tanti clienti che devono sostenere il test e gli arretrati si stanno assommanndo. A questo punto sia per le patenti private sia per quelle professionali potrebbe volerci anche un anno”.

Per i corsi ancora tutto in alto mare: “Le aule adesso – spiegano – potranno contenere la metà delle persone rispetto a prima. Noi abbiamo delle spese ma con quello che guadagnamo al momento non riusciamo a coprire neanche quelle”.

Il settore sconta, comunque, problemi strutturali, non legati solo al lockdown: “La carenza di personale alla motorizzazione di Lucca va avanti ormai dagli anni Settanta, ora con il coronavirus la situazione è solo esplosa. Gli esami di guida vengono ormai effettuati solo sulla base dello straordinario dei funzionari della motorizzazione e questo è un problema dell’intero dipartimento”.

Circa 40 scuole guida di tutta la provincia chiedono quindi di riprendere gli esami con un calendario da concertare con la dirigente della motorizzazione. “Noi – concludono dalle scuole guida – siamo fermi da marzo a ora. Eppure dobbiamo mantenere le moto, le auto e i mezzi pesanti per la scuola guida. E paghiamo bolli, assicurazioni, revisioni (che sono ripartite, mentre il servizio patenti ancora no) e manutenzioni”.

La richiesta, insomma, è quella di riuscire a riprendere le attività in maniera regolare.

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