Gesam Reti ‘sposa’ Toscana Energia: si sceglie un advisor per le contrattazioni

Gara a evidenza pubblica da 250mila euro: l'obiettivo è la partecipazione alla gara provinciale per la distribuzione del gas

Gesam Reti sotto la lente nella riunione di oggi (22 settembre) della commissione partecipate del Comune che si è svolta oggi (22 settembre). Al centro della discussione l’evoluzione che sta affrontando l’azienda e delle prospettive future del settore. A guidare la seduta il presidente  Claudio Cantini alla presenza deii consiglieri di maggioranza Silvia Del Greco, Francesco Lucarini e Leonardo Dinelli e per l’opposizione di Cristina Consani, Marco Martinelli e Massimiliano Bindocci. Assente giustificato il consigliere Jacopo Massagli. 

A discutere del tema l’assessore di riferimento Giovanni Lemucchi, il dottor Fabio Vantaggiato, direttore generale di Gesam Reti, e il presidente Ugo Fava di Gesam Reti Spa.

Per l’azienda partecipata del Comune, Gesam Reti, è prevista a breve la scelta di un partner aziendale individuabile in Toscana Energia. Lo scopo è quello di partecipare alla gara per la distribuzione del gas in provincia di Lucca, sfruttando una partnership con un’azienda di grande spessore senza trovarsi in diretta concorrenza con loro e rischiare di perdere la possibilità di vincere la gara, con gravi conseguenze per il futuro.

L’oggetto della riunione di oggi – dice il presidente di Gesam Reti, Ugo Fava – è il bando di gara per la ricerca di una figura di advisor a seguito dello studio effettuato, che ha stabilito la necessità di trovare un partner che condivida un percorso di crescita e porti la struttura della società a radicarsi sul territorio, garantire gli assetti e le tutele del lavoro. Una linea che il sindaco e la giunta ha sempre dato senza troppe ingerenze”.

Per l’individuazione di un partner, che è già abbastanza delineato, occorre la presenza di un advisor che ci assista per le contrattazioni, sia per la valutazione dei patrimoni e per le regole di governance, che è l’aspetto più delicato e fondamentale – spiega il presidente – Per arrivare all’individuazione dell’advisor che ci tuteli, abbiamo fatto una gara di evidenza pubblica, la cui prima fase è in via di conclusione e riguarda la manifestazione di interesse di soggetti che sono stati qualificati attraverso l’individuazione di parametri per poter partecipare alle gara. Questo ci garantirà che l’advisor scelto, abbia le caratteristiche di standig, esperienza e professionalità idonee alle nostre esigenze, e sopratutto ci tuteli, perché il partner societario scelto sarà sicuramente più grande rispetto a noi. Contiamo di trovare il soggetto giusto per ottobre”.

La gara di appalto pubblico per trovare il giusto soggetto che si accolli le trattative si divide in due parti.

La prima parte riguarda la manifestazione di interesse, per capire se i soggetti sono idonei o meno e le caratteristiche richieste sono: l’esperienza nel settore specifico, aver fatto operazioni di aggregazione o consulenza strategica e il valore del fatturato fatto negli ultimi tre anni, che deve essere di almeno 3 milioni di euro – precisa il dottor Fabio Vantaggiato – Il nostro bando è di 250mila euro per un valore potenziale di 150 mila euro, devono quindi essere soggetti che lavorano da tempo e sono professionisti in questo settore”.

Il bando si è chiuso a mezzogiorno del 18 settembre e attualmente stiamo valutando i soggetti che hanno manifestato interesse, una volta conclusa questa valutazione passeremo alla seconda fase – prosegue – A quel punto faremo pervenire, ai soggetti ritenuti idonei, un’offerta in due parti, una prima parte economica ed una tecnica, scegliendo secondo il principio dell’offerta più vantaggiosa. Per scegliere il vincitore della gara verrà nominata una commissione che garantirà l’indipendenza nei confronti dei soggetti ritenuti idonei a partecipare. Consideriamo di arrivare alla scelta dell’advisor entro un mese”.

L’advisor aziendale è un consulente per le operazioni di finanza straordinaria che gestisce le trattative tra due società che scelgono una fusione o un’acquisizione. Situazioni eccezionali che dato il complesso genere di operazioni hanno bisogno di una figura professionale ben specifica.

Il vero problema di trovare una partnership, riguarda soprattutto la governance, le regole per gestire la società nel futuro, è li che si gioca la partita, abbiamo bisogno di un advisor che sappia consigliarci sulle motivazioni e gli sviluppi futuri per garantire una posizione dignitosa alla parte pubblica nelle operazioni – continua Vantaggiato – Una volta trovato l’accordo sarà presentato al consiglio comunale, i tempi saranno più brevi o più lunghi a seconda delle distanze con il partner societario, che è già stato individuato in Toscana Energia e viene costantemente tenuto a conoscenza dei nostri percorsi”.

L’advisor deve assistere nella trattativa con Toscana Energia per valutare i patrimoni e farli convergere in un unico calderone, bisogna capire quanto pesa l’una e l’altra società, da li si stabiliranno le regole di governance – dice il presidente Ugo Fava – Sappiamo già di essere il partner di minoranza. La parte più delicata consisterà quindi nelle regole di governace della nuova società, nata dalla fusione di Gesam e Toscana Energia”.

Il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Massimilano Bindocci. vuole delucidazioni su eventuali vantaggi o svantaggi dell’operazione: Al consumatore, in termini di prezzi, quali sono i vantaggi o svantaggi che potrebbe comportare la fusione?”

Se noi siamo più efficienti – spiega Ugo Fava – siamo una realtà economica che sfrutta meglio i fattori produttivi e ciò ha con una ricaduta nel contesto economico e sociale. Non possiamo abbassare le tariffe perché sono stabilite dalle autorità”.

L’operazione ha anche la finalità di ottimizzare la gestione e anche il conto economico della società con una ricaduta economica positiva sui soci – precisa Fabio Vantaggiato – Nel momento in cui ci sarà la gara d’appalto per la provincia di Lucca, si potranno fare offerte economicamente vantaggiose per la tariffa di distribuzione, con margini più bassi”.

Quali saranno inoltre le ricadute sui lavoratori? L’obiettivo e caposaldo è che non ci siano pregiudizi sulla situazione attuale, non siano fatti trasferimenti, che non ci siano dei pensionamenti e che ognuno mantenga il proprio ruolo – afferma il presidente Ugo Fava – Il positivo è di lavorare in un ambiente in cui ci sono prospettive per il futuro, con possibilità di crescita dei singoli lavoratori maggiori di come sono oggi”.

In attesa di ulteriori sviluppi la commissione partecipate riprenderà la questione Gesam Reti quando arriveranno aggiornamenti.

La prossima riunione sarà martedì prossimo e l’ordine del giorno riguarderà Sistema Ambiente e le assunzioni a tempo determinato previste dall’azienda.

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