Confindustria, 2mila collegamenti alla conferenza online sul tessile

Oltre 400 iscrizioni formalizzate da 28 paesi

Ha suscitato un interesse superiore a ogni previsione la conferenza on line svoltasi il 5 novembre sull’economia circolare applicata al tessile-abbigliamento e organizzata dai progetti europei Tex-med Alliances e stand up, entrambi finanziati dall’Unione europea nell’ambito del Programma Eni Cbc Med. La conferenza on line aveva il titolo Fostering circular textiles & Fashion in the mediterranean ed era inserita fra le iniziative del festival della sostenibilità Recò, promosso da Regione Toscana, Toscana Promozione e Comune di Prato; le iscrizioni formalizzate hanno superato il numero di 400 e hanno coinvolto persone di 28 diversi paesi, mentre i collegamenti alle dirette su Facebook e YouTube hanno raggiunto quota 2000.

“Il grande interesse suscitato dalla nostra iniziativa rappresenta un segnale ben preciso: applicare i principi dell’economia circolare al tessile-abbigliamento è un tema cruciale dei nostri tempi, un dato che per gli addetti ai lavori è una conferma ma che sta crescendo nella consapevolezza di tutti – commenta Susanna Leonelli, coordinatrice del progetto Tma-. Questo tema è, assieme all’internazionalizzazione e all’innovazione, uno dei tre assi portanti del nostro progetto; realizzando questa conferenza in sinergia con Stand Up, che ha la sostenibilità come proprio tema centrale, si sono potute massimizzare le forze di entrambi i progetti. Tma dà corpo al tema dell’economia circolare proponendosi come forum per scambio di iniziative e di esperienze: le best practice presentate nella conferenza sono un primo passo cui ne seguiranno molti altri. A questo si aggiunge il marketplace virtuale per l’incontro di domanda e offerta di materiali tessili. Il 7 dicembre scadono i termini per poter fruire del contributo finanziario assicurato dal progetto per facilitare la partecipazione delle aziende alle nostre iniziative, un’opportunità da non perdere per chi sia interessato a questi temi”.

“Come evidenziato dalla Ellen MacArthur Foundation e dal Business Council for Sustainable Development, principali ospiti della conferenza, le sfide del settore per una reale transizione all’economia circolare sono di ampia portata, così come lo sono le opportunità che tale transizione offre – spiega Alessandro Miraglia, Team Leader di Scp/Rac, capofila del consorzio Stand up. Lo sviluppo di nuovi modelli di business e la creazione di sinergie tra le start-up e gli attori tradizionali della filiera generano processi di innovazione che sono alla base della creazione di valore economico, ambientale e sociale. Stand up si impegna nel fornire assistenza tecnica e finanziaria alle nuove imprese, la cui Proposta di Valore arrecherà benefici per l’economia, il pianeta e le persone. Con l’inizio del 2021, Stand up lancerà una serie di bandi locali per la selezione, la formazione e l’assistenza tecnica alle start-up di settore”.

Partner dei progetti Tma e di Stand up sono rispettivamente, a livello pratese, Confindustria Toscana Nord e il Museo del tessuto, entrambi direttamente impegnati nell’organizzazione della conferenza. Dopo una parte introduttiva con le presentazioni dei due progetti e – da parte di Valeria Cibrario, Senior Expert -Business and Sme development, Joint Technical Secretariat – del programma Eni Cbc Med e il saluto dell’assessore all’urbanistica, ambiente ed economia circolare del Comune di Prato Valerio Barberis in veste di Prato Circular City/Recò, si sono svolti i lavori, articolati in tre sezioni. Gli interventi della prima parte hanno tracciato un quadro generale dell’economia circolare nel tessile (Ellen MacArthur Foundation, Process factory/4sustainability, Business Council for Sustainable Development Turkey), mentre la seconda e la terza parte sono state dedicate a storie di imprese e di progetti.

Nella parte organizzata da Tma Francesca Rulli di Process Factory/4sustainability ha presentate le best practice già consolidate delle imprese pratesi Manteco e Filpucci, della filatura spagnola S.Vilarrasa e del progetto internazionale Remokey. La parte gestita da Stand Up Invece è stata incentrata su nuovi modelli di produzione e su esperienze a livello di start-up: David Allo di Texfor ha presentato i casi Berytech e FabricAid (Libano) e Sekem development foundation e NatureTex (Egitto), oltre alla pratese Rifò. Il taglio degli interventi è stato all’insegna della concretezza, in modo da offrire ai partecipanti informazioni e suggestioni spendibili nelle proprie scelte di business.

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