Comitato Altrestrade: “Si smetta di puntare sugli assi viari”

Il gruppo di cittadini: "Bene notizie come un nuovo tronchetto ferroviario a Castelnuovo"

Il comitato Altrestrade plaude all’intenzione della Lucart Group, nota multinazionale nella produzione della carta, uno dei grandi poli di attrazione del traffico merci nella Piana di Lucca di realizzare un secondo tronchetto ferroviario a Castelnuovo (dopo quello di Porcari), nell’ottica di ridurre il traffico su gomma in favore della rotaia, auspicando la collaborazione degli enti preposti.

“La notizia è quantomai significativa, soprattutto alla luce delle ultime dichiarazioni in merito al progetto degli assi viari – afferma il comitato -. La notizia di oggi è un segno evidente che i tempi sono cambiati e non è più il caso di puntare su nuove strade e sul trasporto su gomma, o almeno non esclusivamente. Se i segnali che provengono dall’estero non erano sufficienti ecco l’appello di un’azienda locale, che si interfaccia con l’estero, e che giustamente vuole adeguarsi ai nuovi standard qualitativi, maggiormente sostenibili da un punto di vista ambientale. Questo fatto, non banale, merita due considerazioni. La prima: il mondo sta cambiando. Anche le industrie, che erano le prime a puntare sulla gomma, si stanno accorgendo che devono cambiare passo. Il resto del mondo è già avanti anni luce e noi? Noi stiamo dietro al progetto degli Assi Viari come se fosse il futuro, quando in realtà è solo un brutto passato remoto. Progetto rispolverato ed imbellettato per renderlo vagamente presentabile…ma che rimane sempre un troiaio, parafrasando il presidente della Provincia Luca Menesini. La seconda: la politica locale deve svegliarsi e smettere di puntare sul progetto tangenziale Est, o almeno ne deve rivedere radicalmente la portata. Costruire oggi un progetto ideato negli anni ’80 non può essere spacciato per novità ed anzi, chi spinge per la sua realizzazione farebbe bene a tornare sulla terra ed aggiornarsi”.

“Esprimere soddisfazione per aver commissariato il progetto della Tangenziale, col risultato di imporre l’opera sulla testa dei cittadini, non importa in che modo purchè si faccia presto, è la misura di quanto ancora siamo indietro – si afferma -. L’appello della Lucart rimane lì, a riprova che mentre la classe politica aspetta la tangenziale, il mondo si evolve ed è già ad un livello superiore. Tuttavia non tutto è perduto, siamo ancora in tempo per cambiare le cose e dare dimostrazione che la tutela dell’ambiente non serve solo a riempirsi la bocca, ma viene realmente perseguita con fatti concreti. Facciamo appello a tutte le forze politiche, di ogni livello, affinchè dimostrino il coraggio di passare dalle parole ai fatti, rifiutando la costruzione di un progetto inutile e dannoso in favore di interventi maggiormente sostenibili, che ci portino veramente al passo coi tempi”.

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