Confartigianato: “Prorogare il bonus facciate”

Appello al governo

“Le ultime indicazioni del Governo fanno pensare che il bonus facciate in scadenza a fine anno non avrà una proroga. Il discorso non è chiuso, perché bisogna attendere l’ufficialità con la legge di bilancio 2022. Ma molti cantieri per rifare il look esterno degli edifici (condominiali e no) sono già partiti e non ancora conclusi, e altri sono in procinto di aprirsi in questi giorni”. Confartigianato Lucca entra nel tema invocando la proroga.

“La ripresa dell’economia – sottolinea Michela Fucile, presidente di Confartigianato Imprese Lucca – potrebbe venire rallentata dal depotenziamento delle agevolazioni edilizie che hanno un ruolo essenziale per il rilancio complessivo del settore e per la transizione ecologica ed energetica del Paese. E’ indubbio che tutto il settore edile, che veniva da anni di profonda crisi, abbia avuto una forte crescita grazie ai vari bonus, in particolare il 110%. Tutti i principali indicatori del settore edile sono cresciuti, dal mercato immobiliare agli investimenti in costruzioni e nei lavori pubblici. Buona parte dell’Italia è un cantiere aperto e riteniamo che questo restyling appena iniziato non debba essere interrotto o rallentato in quanto il patrimonio edilizio italiano è importante che sia valorizzato”.

“Girare per le nostre città e non vedere più edifici fatiscenti è anche una fonte di attrazione turistica aggiuntiva di non poca importanza a nostro modo di vedere – sostiene -. Pure il settore del mercato immobiliare residenziale è cresciuto grazie a questi bonus, evidenziato da un deciso aumento delle richieste di mutui alle famiglie che acquistano casa. Noi auspichiamo che il Governo torni sui suoi passi inserendo nella legge di bilancio 2022 la proroga di tutti i bonus edilizi (bonus ristrutturazioni 50%, ecobonus 65%, etc.) in scadenza a fine anno, oltre che della misura del superbonus 110 per cento, ivi inclusi il rinnovo del cosiddetto sconto in fattura e cedibilità del credito”.

“La proroga dei bonus edilizi non può essere un’alternativa – prosegue Fucile –, ridurne l’aliquota o addirittura abolirli potrebbe vanificare gli sforzi e gli investimenti di contribuenti e operatori del settore fatti finora. Occorre una strategia temporale più ampia, che vada oltre i continui rinnovi annuali dei bonus e che sia coerente con la tempistica reale degli interventi edilizi”.

Confartigianato si è attivata anche presso i parlamentari locali perché queste agevolazioni vengano mantenute almeno fino al 2023.

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