Trasporti, venerdì lo sciopero di 4 ore di Ugl Autoferrotranvieri

Dubbi sull'applicazione del nuovo decreto sul green pass: "I diritti non sono negoziabili"

Il segretario provinciale di Lucca e regionale della Toscana UglAutoferrotranvieri Cipriano Paolinelli, avverte la popolazione e l’utenza del trasporto pubblico locale che venerdì (4 dicembre) la sigla sindacale ha proclamato uno sciopero di 4 ore.

“Non siamo mai stati contrari né alla campagna vaccinale né tanto meno a qualsiasi strumento posto in essere per combattere la terribile pandemia che ha aggredito il nostro mondo – dice – ma siamo sempre stati forti oppositori di situazioni che potessero creare mondi contrapposti e poco sicuri all’interno dei luoghi di lavoro. Abbiamo invece purtroppo assistito, dallo scorso 15 ottobre, data di introduzione dell’obbligo del possesso (e relativa esibizione) del green pass per accedere ai luoghi di lavoro, vista la possibilità data alle singole aziende di organizzare pratiche e controlli in maniera autonoma, al crearsi di una situazione generale a dir poco surreale: intimidazioni ai lavoratori, scelte organizzative non basate sul buon senso né sulla possibilità reale di essere attuate. Chi controllerà, ad esempio, i green pass dell’utenza del trasporto pubblico locale, obbligatori come previsto dal nuovo decreto?”.

“A livello nazionale – prosegue Paolinell – abbiamo più volte chiesto, ai rappresentanti delle istituzioni, di essere auditi relativamente ad una serie di perplessità che divenivano ogni giorno più grandi e preoccupanti. Eppure, nonostante le criticità che abbiamo mostrato e la propositività del nostro approccio, non abbiamo ricevuto un minimo segno di riscontro. Lo sciopero è per la discriminazione in essere tra lavoratori e per le intimidazioni e le ritorsioni che stanno verificandosi; per la sicurezza – sia in termini di safety che di security – di tutti gli operatori del settore, perché le aziende operino secondo i dettami su sorveglianza sanitaria e prevenzione, ai sensi della legge 81/08, perché la sicurezza non sia un elemento da valutare ed utilizzare solo in determinate situazioni, ma divenga un campo di attenzione e di investimento prioritario e  garantista; per l’assente tutela agli operatori front line vittime degli effetti post covid, che invece di essere accompagnati in percorsi di garanzia e ripresa, sono discriminati e spesso spinti in soluzioni non appropriate; per il silenzio, l’arroganza e la protervia con cui il governo ha deciso di non rispondere alle legittime domande di un settore così importante per il tessuto economico e produttivo del paese; per le ripercussioni economiche che la crisi ha portato sulle spalle di ogni autoferrotranviere d’Italia e sulle relative famiglie, gravate da situazioni di lavoro, di mancato rinnovo contrattuale, di assente tutela e salvaguardia relativamente alla salute ed alla sicurezza; per dire no alle discriminazioni; perché crediamo che il diritto universale alla salute appartenga ad ogni individuo, non solo a qualcuno. I diritti non sono negoziabili, per questo scioperiamo compatti“.

Gli orari di inizio e fine dello sciopero sul territorio regionale varieranno a seconda delle province e delle aziende interessate, consultabili comunque sui siti web.

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