Super rincari, gli allevatori e gli agricoltori della provincia in piazza foto

Alla manifestazione di Firenze anche gli amministratori locali

C’era anche una numerosa delegazione di allevatori, agricoltori ed amministratori locali della Garfagnana, Lucca e della Versilia alla grande manifestazione di Coldiretti nel cuore di Firenze per salvare l’agroalimentare Made in Italy e difendere l’economia, il lavoro ed il territorio. Al centro della protesta, tra slogan, campanacci, caseificazione live e distribuzione di latte fresco ai passanti, il caro bollette che ha interessato materie prime ed energia e le speculazioni che strozzano le imprese agricole costrette in molti cari a vendere sotto costo, l’applicazione della legge contro le pratiche sleali voluta proprio da Coldiretti per garantire alle imprese una giusta remunerazione partendo dal costo di produzione e lo sblocco di importati finanziamenti del Pnrr sulle filiere e sulle energie rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, che la principale organizzazione agricola, punta a sfruttare sui tetti di stalle e cascine per tagliare le bollette ed il biogas.

In piazza, a fianco di centinaia di allevatori ed agricoltori arrivati da tutta la Toscana c’erano al fianco del Presidente di Coldiretti Lucca, Andrea Elmi, il sindaco di Careggine, Lucia Rossi, il consigliere regionale, Mario Puppa, l’assessore al comune di Capannori, Serena Frediani, il consigliere comunale di Lucca, Gianni Giannini ed il presidente del Consiglio Comunale di Stazzema, Massimiliano Bazzicchi. La prova muscolare di Coldiretti un primo doppio risultato lo ha ottenuto: la convocazione da parte del Prefetto di Firenze del direttore regionale dell’ispettorato centrale repressione frodi del Ministero delle politiche agricole chiamato a sorvegliare su eventuali pratiche commerciali vietate come la vendita a prezzi inferiori del costo di produzione e di un nuovo tavolo regionale sul latte da parte del vice presidente della giunta regionale, Stefania Saccardi per aumentare il prezzo del latte alla stalla.

“Non siamo in piazza per chiedere aiuti – ha precisato Andrea Elmi, presidente Coldiretti Lucca – ma ciò che è giusto. Vogliamo solo continuare ad essere il cuore agricolo, alimentare, ambientale di questo paese. Ingiusto e scorretto è pagare il latte 0,36 centesimi al litro quando oggi alle imprese costa 0,46 centesimi mentre sugli scaffali della grande distribuzione lo troviamo anche a 1,80 euro al litro così come è vergognoso il fenomeno delle speculazioni che lascia briciole alle imprese agricole. Oggi le imprese non riescono nemmeno a coprire i costi di produzione a causa del balzo dei beni energetici. Vale per gli allevamenti, per il florovivaismo così come per la nostra marineria. “Siamo pronti a far partire le prime denunce. – spiega Elmi – Stiamo raccogliendo gli elementi per le denunce, con particolare riferimento alla violazione legata al mancato riconoscimento dei costi di produzione, prevista del decreto legislativo in attuazione della direttiva Ue sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto da noi”.

Sullo sfondo c’è anche il fallimento del progetto di Arborea che arriva proprio nel mezzo della tempesta. Tra gli allevatori che hanno preso la parola, di fronte alla marea gialla di Coldiretti, Graziano Tardelli che in più occasioni, nelle ultime settimane, aveva denunciato una situazione molto difficile per le stalle. “E’ un nuovo punto di inizio. – ha detto – Lo spero perché altrimenti il nostro destino è segnato”. Protagonista sul tavolo delle verità, la vetrina delle speculazioni e dei rincari, anche il florovivaismo ed il settore pesca. Alcuni esempi: il costo del gasolio agricolo, necessario per riscaldare le serre, è aumentato in un mese del 33%, quello per l’acquisto delle buste di plastica per il confezionamento dei fiori del 160% per non parlare di mangimi ed elettricità.

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