Cassa dottori commercialisti, a Lucca si parla di crescita professionale e continuità previdenziale

Appuntamento domani (8 luglio) dalle 15 alle 18,30 al Real Collegio

Fare cultura previdenziale in collaborazione con gli Ordini locali. È da questa volontà nascono gli appuntamenti di Cassa sul Territorio, incontri tra gli iscritti agli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili locali e Cassa dottori commercialisti, l’ente che si occupa di previdenza e assistenza per la categoria professionale dei dottori commercialisti.

In questo ambito domani (8 luglio) dalle 15 alle 18,30 si terrà il convegno Cassa Dottori Commercialisti, scenari attuali e prospettive future organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Lucca presso il Real Collegio, in piazza del Collegio n.13, a Lucca. All’incontro – che dà diritto a tre crediti formativi obbligatori – parteciperanno Stefano Distilli, presidente Cassa Dottori Commercialisti (Cdc), Marco Marchi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Lucca, insieme al consigliere di amministrazione di Cdc, Mirko Rugolo, al presidente Ugdcec di Lucca, Daniele Fisicaro e ad Alessandro Trudda, professore di matematica attuariale dell’Università di Sassari. Completano il panel la delegata della Cassa dottori commercialisti per la provincia di Lucca, Michela Bonini, e la delegata di Cassa forense toscana Ilaria Chiosi. In un’ottica di collaborazione e attenzione al territorio, il coffee break del convegno è stato affidato a La pecora nera, il risto-bar di Anffas Lucca,  progetto di inserimento lavorativo per persone con disabilità intellettiva e relazionale.

Il convegno si articolerà in due tavole rotonde dedicate a incompatibilità e previdenza, temi importanti per il futuro previdenziale degli iscritti a Cassa Dottori Commercilaisti che a Lucca sono 396, con un’incidenza femminile pari al 34,3% che supera di oltre un punto percentuale quella che si registra in Italia (pari al 33,2%) e di quasi due punti percentuali quella regionale (32,5%).

“L’incompatibilità dell’esercizio della professione con lo svolgimento altri tipi di attività  – spiega Stefano Distilli, presidente Cassa dottori commercialisti – che, se accertata, può portare all’annullamento della validità a fini contributivi del relativo periodo di esercizio, è certamente un tema molto sentito dai colleghi considerato il forte impatto che ha sulle loro prospettive previdenziali degli iscritti. Proprio per questo come Cassa dottori commercialisti, abbiamo avviato a partire dal 2018, in linea con quanto previsto dalla normativa, un’attività di verifica e certificazione di assenza di condizioni di incompatibilità sull’intera platea degli iscritti, per dare loro certezza  riguardo la propria posizione nel corso di tutta la carriera previdenziale e non solo al momento dell’erogazione di una prestazione pensionistica o assistenziale. Allo stesso tempo crediamo sia fondamentale proseguire con un’azione di comunicazione sul territorio nell’ambito di una vera e propria ‘campagna di prevenzione’ ed educazione previdenziale per evitare che gli iscritti, come purtroppo è già successo, scoprano la propria incompatibilità  solo nel momento in cui chiedono accesso alle iniziative di welfare, come bandi e contributi, non erogabili a soggetti incompatibili, o, ancora peggio, di trovarsi a dover annullare annualità contributive a iscritti in età pensionabile”.

Anche per questo all’incontro organizzato dall’Ordine di Lucca che dà diritto a tre crediti formativi obbligatori sarà presente il personale della Cassa dottori commercialisti con un desk di consulenza, dal quale sarà possibile verificare la propria posizione ed effettuare simulazioni personali. Previdenza, ma anche assistenza: a favore degli iscritti lucchesi Cassa Dottori Commercialisti nel 2021 ha erogato contributi di assistenza ordinaria per un totale 110378 euro, l’84% del quale è stato destinato al “welfare familiare”, ovvero all’erogazione di contributi per familiari con disabilità, indennità di maternità e contributo a sostegno della maternità mentre il 7,4% del totale deliberato è andato a supporto della crescita tramite l’erogazione di borse di studio per i professionisti e i loro figli e di contributi per l’acquisto o leasing di strumentazione utile all’avvio del proprio studio.

“L’andamento reddituale e la crescita dei nostri iscritti – spiega ancora Distilli –  è certamente un tema centrale per un ente di previdenza come il nostro che punta a garantire adeguati trattamenti pensionistici ai propri associati una volta terminata la fase di lavoro attivo, anche se dipende da diversi fattori, alcuni dei quali variano a seconda del contesto in cui il professionista opera. Per sostenere i redditi e la crescita professionale dei nostri associati come Cassa stiamo da tempo puntando su un welfare strategico che possa accompagnare e sostenere il loro percorso professionale nelle diverse fasi. In particolare nel 2022 Cassa Dottori Commercialisti ha stanziato 5,5 milioni di euro nell’ambito di una serie di bandi finalizzati a sostenere la crescita professionale degli iscritti: tra queste iniziative, i contributi a sostegno degli iscritti nell’avvio dei loro studi e per finanziamenti accesi in fase di start up, mentre altri contributi sono stati previsti per supportare le aggregazioni tra professionisti, fino ai contributi per la formazione specialistica e l’acquisizione di nuove competenze”.

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