Infermieri, accordo firmato tra NurSind e Regione Toscana

Revocato lo stato di agitazione del sindacato

Firmato nei giorni scorsi l’accordo tra NurSind e Regione Toscana. Il sindacato delle professioni infermieristiche ha così revocato lo stato di agitazione del personale del servizio sanitario regionale e la manifestazione prevista mercoledì a Firenze.

“Nel corso della riunione – spiega il coordinatore regionale Giampaolo Giannonila Regione ha espresso con chiarezza la volontà di mettere a disposizione le risorse necessarie per valorizzare anche economicamente i lavoratori. Siamo soddisfatti dell’esito del confronto e crediamo che siano stati raggiunti risultati importanti per tutta la categoria, che valorizzano in maniera significativa la professione dell’infermiere”.

Tra i punti principali dell’accordo c’è il capitolo formazione, con l’indicazione della Regione alle aziende sanitarie di inserire nei piani di formazione progetti per i neo-assunti anche attraverso il riconoscimento dei percorsi di tutoraggio, in particolare per il personale infermieristico che svolge attività che richiedono competenze specifiche.

Viene inoltre decisa la ripresa della programmazione dei corsi See and treats, finalizzati a creare figure in grado di far fronte con più facilità alle urgenze minori secondo il modello organizzativo di triage adottato dalla Regione.

L’altro caposaldo dell’accordo riguarda la dotazione organica del personale, per il quale la Regione si impegna ad avviare un percorso di confronto con le aziende sanitarie, in particolare nei servizi di emergenza.

“Questo – prosegue Giannoni – è un punto sul quale abbiamo insistito molto. Come NurSind crediamo che sia necessario andare oltre la stabilizzazione dei lavoratori, che è un aspetto positivo ma non porta nuovi sanitari in corsia, e pensare all’innesto di forze fresche in grado di dare sollievo a colleghi e reparti provati da anni difficilissimi”.

Nel corso del confronto è emersa anche la volontà di effettuare una mappatura a livello regionale degli stipendi del personale, così da evidenziare e riequilibrare chi ha retribuzioni più basse. Da segnalare anche la proposta della Regione di anticipare l’indennità di Pronto soccorso. E’ inoltre stato deciso di lavorare per l’attivazione, anche in via transitoria, della libera professione per il personale sanitario, oltre che della figura dell’infermiere scolastico.

“La Regione – conclude Giannoni – ha risposto in maniera positiva anche alle nostre sollecitazioni in merito alle aggressioni subite in questi mesi dal personale: lavoreremo fianco a fianco con soluzioni ad hoc per gli operatori del servizio sanitario regionale oggetto di violenze, anche verbali, sul posto di lavoro. Siamo molto soddisfatti, abbiamo previsto incontri per verificare l’applicazione di quanto stabilito”.

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