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UniCredit, l’utile netto supera i 3 miliardi: tutti i dati del secondo trimestre 2025

23 luglio 2025 | 12:42
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UniCredit, l’utile netto supera i 3 miliardi: tutti i dati del secondo trimestre 2025

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato i risultati consolidati di Gruppo al 30 giugno 2025, dando ancora una volta prova della sua solidità nel secondo trimestre

Nel secondo trimestre 2025 sono stati raggiunti un utile netto e un rendimento sul patrimonio netto tangibile (“RoTE”) record, trainati da una forte crescita dei ricavi sia su base annuale che semestrale. Il 22 luglio 2025 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati consolidati di Gruppo al 30 giugno 2025, dando ancora una volta prova della sua solidità nel secondo trimestre, con una serie eccellente di risultati finanziari, che hanno portato ad un ulteriore miglioramento delle guidance finanziarie.

Questo successo, combinato con l’approccio disciplinato alla qualità degli attivi e all’attenzione verso l’eccellenza operativa e del capitale, ha permesso al gruppo di mantenere solide protezioni per il conto economico. “Grazie alla decisa accelerazione – spiegano – dell’esecuzione del nostro piano di crescita organica, non solo abbiamo affrontato le sfide esterne, ma ci siamo anche preparati per ottenere un’ulteriore crescita dell’utile netto. Guardando al 2026 e oltre, ci aspettiamo di potenziare i ricavi e l’utile netto attraverso l’internalizzazione delle assicurazioni sulla vita e il consolidamento a patrimonio netto di Alpha Bank10 e Commerzbank. Questo approccio strategico migliora strutturalmente i nostri utili, il RoTE e la traiettoria di distribuzione, portando a un aggiornamento delle guidance su metriche chiave.

Nel II trimestre 2025 abbiamo registrato ricavi netti per 6 miliardi o 6,4 miliardi e in rialzo dello 0,5% a/a escludendo il risultato negativo di 335 milioni nei proventi da attività di negoziazione, principalmente dovuto ai costi di copertura connessi al consolidamento a patrimonio netto di Commerzbank solo in parte compensati dagli impatti postivi nei proventi da attività di negoziazione da altri investimenti strategici. I ricavi si sono attestati a 5,9 miliardi, in rialzo del 1,3% anno su anno. Il margine d’interesse (“NII”) ha registrato un calo dello 0,3% rispetto al trimestre precedente attestandosi a 3,5 miliardi, dimostrando resilienza dato il calo dell’Euribor nel trimestre, principalmente grazie a una gestione disciplinata del pass-through, che ha chiuso il trimestre con una media di circa il 31%. Il NII è diminuito del 2,8% rispetto all’anno precedente”.

Il Gruppo ha confermato il suo costo del rischio (“CoR”) strutturalmente basso a 10 punti base, corrispondente a 109 milioni di euro di perdite su crediti (“LLPs”). Il Gruppo continua a vantare un portafoglio di crediti di alta qualità e solide linee di difesa, grazie a 1,7 miliardi di overlay sul portafoglio performing. Le commissioni nel secondo trimestre sono diminuite del 1.0% su base annua, ma sono aumentate del 1,1% al netto degli impatti non ricorrenti dovuti alla rinegoziazione di contratti nei pagamenti che hanno influenzato il trimestre, costi di cartolarizzazione e un timing differente dei piani d’incentivo rispetto all’anno precedente. Le commissioni sono aumentate del 3,6% da semestre a semestre con un miglioramento diffuso tra la maggior parte delle categorie di commissioni, con un particolare aumento delle commissioni su investimenti (in rialzo del 8,8% semestre su semestre), commissioni su prodotti assicurativi (in rialzo dello 0,9% semestre su semestre), nonché delle commissioni su prodotti di copertura per i clienti, che hanno più che compensato il trend delle commissioni sui pagamenti dovuto a impatti positivi una tantum. Il beneficio derivante dalla diversificazione e dalle fabbriche prodotto ha portato ad un 35 per cento di rapporto commissioni su ricavi.

I costi operativi si sono attestati a 2,3 miliardi, un aumento dello 0,7% sia anno su anno che semestre su semestre a causa del perimetro più ampio12, o una diminuzione dell’1,4% semestre su semestre a parità di perimetro. Grazie alle azioni proattive intraprese nei trimestri precedenti, il rapporto costi ricavi (“C/I”) è solo in leggero aumento semestre su semestre a causa dell’impatto del portafoglio strategico sui ricavi e il perimetro più ampio12.

I risultati di questo trimestre sono stati influenzati da elementi straordinari, inclusi quelli collegati al consolidamento a patrimonio netto della partecipazione del 9,9% in Commerzbank e all’acquisizione totale delle joint venture assicurative. I proventi da attività di negoziazione di 192 milioni includono il già citato impatto negativo di 335 milioni (circa 220 milioni al netto delle tasse) principalmente dovuti ai costi di copertura connessi al consolidamento a patrimonio netto di Commerzbank solo in parte compensati dagli impatti postivi nei proventi da attività di negoziazione da altri investimenti strategici. Inoltre, è stato registrato un risultato positivo non ricorrente complessivo di 675 milioni (lordo e netto delle tasse) al di sotto della linea operativa, che include la rivalutazione delle partecipazioni assicurative vita (+653 milioni) e l’avviamento negativo derivante dal consolidamento patrimoniale della partecipazione del 9,9% in Commerzbank (+230 milioni), entrambi registrati alla voce proventi netti sugli investimenti (“POI”), per un importo totale di 882 milioni, e un ammontare non ricorrente di -207 milioni per rischi e oneri.

Escludendo il risultato non ricorrente di 675 milioni al di sotto della linea operativa e l’impatto negativo di 335 milioni dal portafoglio strategico sui proventi da attività di negoziazione, l’utile netto si è attestato a 2,9 miliardi, in aumento dell’8% su base annua. I gli impatti positivi non ricorrenti di 882 milioni registrati alla voce POI non sono distribuibili e sono quindi stati esclusi dall’accantonamento per distribuzioni, pertanto l’utile netto rettificato per gli impatti una tantum non distribuibili è di 2,5 miliardi.

Il Gruppo continua a eccellere nella generazione di capitale, che ha raggiunto 825 punti base di capitale generato organicamente, per un totale di 2,4 miliardi, a sostegno dei 2,5 miliardi di accantonamento per distribuzioni agli azionisti, ovvero il 100% dell’utile netto rettificato per gli impatti una tantum non distribuibili. L’acconto sul dividendo in contanti, che sarà definito dal Consiglio di Amministrazione di UniCredit che approverà i risultati del yterzo quadrimestre 2025, attualmente programmato il 27 ottobre 2025, dopo il completamento dei requisiti necessari, è previsto intorno a 2,1 miliardi, con la data ex-dividendo fissata per il 24 novembre 2025, la data di registrazione il 25 novembre 2025 e la data di pagamento il 26 novembre 2025.

La guidance sui ricavi netti FY25 è stata aggiornata a oltre 23,5 miliardi, mentre la guidance sul costo del rischio è confermata a circa 15 punti base. La guidance sul margine d’interesse per il FY25 è stata migliorata a una diminuzione in punti percentuali mid-single digit rispetto al FY24 e la guidance sulle commissioni (incluso il risultato netto delle assicurazioni) è stata confermata con un aumento in punti percentuali mid-single digit rispetto al FY24. La guidance sui costi è stata migliorata a pari o inferiore di 9,6 miliardi. Questo porta a un miglioramento nella guidance dell’utile netto FY25 a circa 10,5 miliardi. La guidance RoTE per il FY25 è stata migliorata a circa il 20%, con una crescita più forte di EPS e DPS rispetto al FY24. In linea con l’impegno di UniCredit nella creazione di valore per gli azionisti, la nostra guidance per le distribuzioni FY25 è stata innalzata a almeno 9,5 miliardi6, di cui almeno 4,75 miliardi in dividendi in contanti.

“A seguito degli eccellenti risultati ottenuti – spiegano guardando al futuro – e dalle solide fondamenta costruite per aumentare strutturalmente i nostri principali indicatori finanziari, abbiamo aggiornato le nostre ambizioni per il 2027 a un utile netto di almeno 11 miliardi14, RoTE al di sopra del 20%, e una distribuzione totale agli azionisti di almeno 30 miliardi6 tra FY25 e FY27 con una continua forte crescita di EPS e DPS. Facendo seguito ai risultati positivi FY24, stiamo progredendo verso i nostri obiettivi di penetrazione ESG sui volumi complessivi di affari per il 2025: 16% in prestiti ESG al 1sem25 rispetto a un obiettivo del 15%, 14% in obbligazioni sostenibili al 1sem25 rispetto a un obiettivo del 15% e una quota di stock di ESG AuM del 52% al 1sem25 rispetto a un obiettivo del 50%.

In tema di transizione climatica, continuiamo a implementare il nostro piano di transizione Net Zero sulle emissioni finanziate, sostenendo attivamente i nostri clienti nella loro transizione e monitorando l’evoluzione della nostra base di emissioni per i settori Net Zero pertinenti al Gruppo. Nel 2025, con un ulteriore finanziamento di 30 milioni, abbiamo portato il nostro supporto finanziario totale per la UniCredit Foundation negli ultimi tre anni a 80 milioni, una dichiarazione audace del nostro impegno nell’esecuzione della nostra strategia sociale, in particolare verso i giovani e l’istruzione con l’ambizione di formare oltre 680mila studenti tra il 2023 e il 2026. Tra le iniziative lanciate dalla UniCredit Foundation, la piattaforma Edu-Fund ha già assegnato, nei primi due turni, 9 milioni su un totale di 14 milioni, a 18 iniziative educative per combattere la povertà educativa in tutta Europa. Abbiamo anche lanciato il primo rapporto della UniCredit Foundation, intitolato “Smoothing the Path: from Compulsory to Tertiary Education in Europe”, un importante studio accademico che fa luce sulle disuguaglianze educative persistenti in Europa, che ha evidenziato come i giovani provenienti da contesti socio-economici inferiori siano significativamente sotto-rappresentati nell’istruzione superiore a causa di vincoli finanziari, di insufficiente orientamento e sistemi di orientamento scolastico precoce. Inoltre, continuiamo a investire in iniziative di educazione finanziaria e sensibilizzazione, raggiungendo circa 110mila beneficiari nel primo semestre del 2025 in tutto il Gruppo, e contribuendo positivamente alle nostre comunità con circa 5.600 ore dedicate al volontariato da parte dei nostri dipendenti nel primo semestre del 2025″.

UniCredit è stata inclusa, per il terzo anno consecutivo, nella lista “Europe’s Climate Leaders 2025” e, per il quarto anno consecutivo, nella lista “Europe’s Diversity Leaders 2025” del Financial Times. Ha anche ricevuto il premio come Best Bank for ESG nella regione CEE e Best Bank for ESG in Italia agli Euromoney Awards for Excellence 2025 per l’impegno nell’empowerment delle comunità e nel supporto di una transizione giusta e equa nei nostri mercati principali.

Inoltre, la UniCredit Banking Academy è stata riconosciuta come vincitrice del premio nazionale “Volontari@Work 2024” dalla Fondazione Terzjus ETS – sotto il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di Unioncamere – per il modello di competenze volontarie basato sulla collaborazione tra i dipendenti attuali del Gruppo e i dipendenti passati che continuano a offrire il loro tempo e le loro competenze alle comunità. Infine, UniCredit è stata nuovamente inclusa nel Top 100 Globalmente per l’Uguaglianza di Genere da Equileap, segnando il quarto anno consecutivo di riconoscimento.

UniCredit ha conseguito risultati finanziari eccellenti – per Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit – con un secondo trimestre da record che contribuisce al miglior primo semestre nella storia della banca. Abbiamo riportato un utile netto trimestrale di 3,3 miliardi e un robusto RoTE del 24,1%, con i ricavi core che sono aumentati anno su anno a 5,9 miliardi. Siamo protetti per il futuro poiché il nostro basso costo del rischio, l’elevata qualità degli attivi e un livello di overlay senza eguali ci difendono contro potenziali recessioni macroeconomiche.

Abbiamo chiuso il trimestre con un rapporto CET1 pro-forma di 16,2% (pro-forma per il Danish Compromise). Questa eccezionale performance nel primo semestre, insieme a ulteriori leve per una crescita futura, ci ha permesso di alzare le nostre guidance per il 2025 e le ambizioni per il 2027, prevedendo almeno 30 miliardi di distribuzioni totali agli azionisti di cui almeno 15 miliardi in dividendi in contanti dal 2025 al 2027. Guardiamo al futuro con fiducia.

Conseguire questi risultati nell’attuale ambiente macroeconomico rende questo un traguardo ancora più significativo per il team, del quale sono immensamente orgoglioso, e il quale continua a superare le aspettative anche quando non dovrebbe essere possibile farlo. UniCredit si trova decisamente nella fase di accelerazione di UniCredit Unlocked, che sta producendo risultati superiori al piano e al contempo rafforzando e proteggendo la nostra banca per il futuro”.