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Nel 2015, radar e sistemi di monitoraggio per il mare della Toscana

“Entro la prossima estate il mare davanti alle coste toscane sarà completamente monitorato, sia sotto il profilo della sicurezza della navigazione che dal punto di vista dei controlli ambientali”. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Enrico Rossi, nel corso della prima giornata del convegno su Il mare, la sostenibilità come motore di sviluppo organizzato dal Ministero dell’ambiente e che si tiene al Terminal crociere del porto di Livorno.
Sempre nello stesso contesto è intervenuta anche l’assessore alle politiche ambientali Anna Rita Bramerini che ha aggiunto: “La qualità del mare è spesso il risultato di non corrette politiche terrestri, per questo la parola chiave per mantenere puliti i nostri mari è l’integrazione delle politiche con l’obiettivo di migliorare lo stato delle acque da qui al 2020”.
Due improtanti novità per il futuro del mare toscano. Sul sistema di monitoraggio in corso durante il convegno è emerso che è in corso la realzizazione di due apparati. Quello per il monitoraggio del traffico marittimo, frutto dell’accordo con il comando generale delle capitanerie di porto e la rete internazionale di monitoraggio e controllo integrato dell’Alto Tirreno. Il primo sarà ultimato entro la prossima estate e ad oggi può contare  su un radar Vts già operativo a Gorgona, mentre i due di Livorno e Piombino sono in fase di istallazione e quello di Porto Santo Stefano è in corso di verifica per interferenze del campo di irradiazione. La Rete di monitoraggio sarà invece costituita da un sistema di radar HF per il monitoraggio di onde correnti che potrà contare sulle antenne installate presso l’Accademia navale di Livorno e presso il promontorio di Piombino o nel Porto di San Vincenzo. Due strumenti (i ferry box) istallati sulle navi di linea permetteranno di tenere sotto controllo alcuni parametri fisici e chimici di qualità delle acque. Un aliante marino di superficie (wave glider) capace di muoversi autonomamente fornirà dati per la mappatura delle caratteristiche fisiche e biogeochimiche del mare, sia in superficie che in profondità. Il tutto ha comportato un investimento di 2 milioni di euro di fondi europei ed ha avuto l’importante contributo tecnico scientifico del Lamma. L’intero sistema sarà installato e funzionante entro il marzo 2015.
L’assessore Bramerini, sul fornte ambientale invece ha illustrato il ruolo della Toscana, che coordina tutte le Regioni della sponda occidentale del Mediterraneo e i numerosi progetti in essere. “Nel nostro futuro prossimo – ha aggiunto – c’è la creazione di un Coordinamento delle agenzie per la protezione dell’ambiente di tutte le Regioni perchè la marine strategy richiede politiche condivise con azioni che siano integrate, locali e globali, perchè la qualità della nostra vita dipende sempre di più dalla qualità del nostro mare. In Toscana dalla pulizia delle acque marine dipendono sia la pesca che il turismo. E’ per questo che, grazie ai sistemi di monitoraggio radar e non solo, che stiamo approntando, terremo sotto controllo lo stato del mare toscano per migliorarne le condizioni ambientali soprattutto dove più intensi sono i traffici navali”.

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