Le rubriche di Lucca in Diretta - in Regione

Cambiamenti climatici, 120 cittadini a confronto a Firenze

Sono tutti riuniti intorno ai 12 tavoli tondi allestiti nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, 10 per tavolo. Sono i 120 cittadini toscani che per tutta la giornata di oggi (6 giugno) parleranno di clima, cambiamenti climatici, energie alternative, e si interrogheranno su quanto l’uomo e i governi possono fare per invertire la rotta e preservare al meglio il nostro pianeta. Ha preso il via stamani a Firenze, nella sede della presidenza della Regione in piazza Duomo, con i saluti dell’assessore alla partecipazione Vittorio Bugli, l’appuntamento toscano del World wide views, che, il giorno dopo la giornata mondiale del clima che si è celebrata il 5 giugno, vede riuniti in contemporanea cento tavoli in tutto il mondo. A tutti, le stesse 30 domande e gli stessi 5 temi.

In Italia, la Toscana è l’unica regione selezionata, assieme all’Abruzzo, per ospitare l’appuntamento. L’evento è una tappa intermedia verso la conferenza mondiale del clima di Parigi, che sarà a dicembre (preceduta a settembre dalla preconferenza di Roma), erede di quello che è stato nel 1997 Kyoto, dove fu firmato il famoso protocollo sul riscaldamento globale.
Dopo i saluti dell’assessore Bugli e di due dei tre membri dell’Autorità regionale indipendente per la promozione della partecipazione, Ilaria Casillo e Giovanni Allegretti, intorno ai tavoli è partita la discussione tra i 120 partecipanti, selezionati da un’agenzia in modo tale da essere un campione rappresentativo della popolazione. Sono presenti anche alcuni osservatori della provincia autonoma di Trento. Nel corso della giornata ci saranno tre collegamenti video: con l’Abruzzo, il Gabon e Parigi.
Cinque le sezioni su cui i partecipanti si confronteranno: L’importanza di affrontare il cambiamento climatico; Gli strumenti per affrontare il cambiamento climatico; Negoziati Onu e impegni nazionali; Equità e ripartizione degli sforzi; Fare e mantenere le promesse per il clima. Trenta le domande del questionario alle quali ciascuno dovrà rispondere. Qualche esempio: Quanto la preoccupano le conseguenze del cambiamento climatico? Su cosa dovrebbero concentrarsi gli sforzi globali nei prossimi decenni? Sarebbe favorevole a una tassa sul carbonio? Cosa pensa del modo in cui il suo Paese sta lottando contro il cambiamento climatico?
Il questionario è lo stesso in tutti i Paesi del mondo, quindi i cittadini di ogni angolo del globo che stanno partecipando alla consultazione risponderanno alle stesse domande. Le risposte saranno poi inviate e gestite da un’unica piattaforma. Il questionario è anonimo, i cittadini sono tenuti solo a specificare età e sesso.
“In queste stesse ore, partendo da Oriente, in tanti Paesi del mondo i cittadini si interrogano e discutono sugli stessi temi che stamani si dibatteranno in questa sala: clima, cambiamenti climatici, energia. Ringrazio i 120 partecipanti toscani per la loro presenza, il loro impegno e l’impulso fondamentale che daranno al dibattito sui temi dell’ambiente. Io sono amministratore da tanti anni, e so che con il fiato sul collo dei cittadini si amministra meglio. Dunque, proviamo a mettere il fiato dei cittadini sul collo di chi prende le decisioni che riguardano ambiente e clima”. Così l’assessore alla partecipazione Vittorio Bugli nel suo saluto di apertura dell’appuntamento toscano del World wide views. “Le conferenze mondiali sul clima – ha proseguito Bugli – sono state spesso dei fallimenti, sia perché gli Stati poi non hanno fatto il loro dovere, sia perché dopo la conferenza non c’è stata convinzione nel portare avanti le decisioni prese. Di fronte alle lobbies, gli esperti, gli Stati, la politica, certo è difficile portare le idee e le richieste dei cittadini, ma noi vogliamo provarci. Le inondazioni, le case alluvionate, gli alberi caduti sul tetto, ormai sono eventi che non si vedono più solo in tv, ma che noi sperimentiamo da vicino e che ci coinvolgono direttamente”.
“Questo di oggi – ha detto ancora l’assessore – è un tentativo di decidere, contare. Se tutte le persone che oggi si esprimono prendono sul serio il loro lavoro, gli Stati dovranno tenerne conto, e per loro non sarà più facile come prima fare scelte ignorando queste richieste. E tutto non si può concludere con questo incontro: questo movimento va fatto crescere, durare, bisogna continuare a lavorare. Buon lavoro a tutti”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.