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Innovazione e lavoro, la Regione lavora per avvicinare scuola e imprese

Integrazione sempre più profonda tra mondo della formazione e quello produttivo. E’ il tema di fondo più volte evocato dai tre assessori, Monica Barni (università), Cristina Grieco (formazione) e Stefano Ciuoffo (attività produttive), oggi presenti al workshop La Toscana che innova: imprese, ricerca e competenze organizzato presso l’auditorium di Sant’Apollonia a Firenze. L’incontro è stato organizzato per fare il punto delle iniziative realizzate dalla Regione, a partire dai bandi specifici (già chiusi), per ascoltare la voce dei giovani che vi hanno preso parte con i propri progetti e per premiarne alcuni.

“Oggi abbiamo creato questo momento di riflessione – ha spiegato Ciuoffo – per dar conto della grande vicinanza dimostrata dalla Regione alle aziende attraverso i tre bandi. La grande risposta ricevuta da parte del mondo imprenditoriale e della ricerca è il segnale della necessità di voler colmare lo spazio che separa anche l’Italia dal resto del mondo. Giovani ed imprese hanno voglia di mettersi in gioco per colmare questo gap e la Toscana ha dimostrato e dimostra di avere gli strumenti necessari per farlo”. “Occorre maggior aggregazione tra mondo della ricerca e formazione e mondo produttivo e imprenditoriale – ha affermato – E molti dei progetti che si sono aggiudicati le risorse ne sono la riprova”.
In futuro, ha avvertito Ciuoffo con lo sguardo rivolto ai bandi futuri, “ci saranno minori risorse e una competitività maggiore da parte dei mercati”. “Dobbiamo perciò – ha detto – utilizzare le risorse e gli strumenti a nostra disposizione in modo più efficace e snello. Puntando sull’aggregazione di competenze, di processi, alle logiche di filiera. In una parola: facendo sistema”. Punto nodale sarà il collegamento sempre maggiore tra il mondo universitario e dall’alta formazione con quello produttivo, cercando di non disperdere le competenze già esistenti ed evitare che vadano altrove. Il 72 per cento delle risorse della nuova programmazione Por Creo 2014-2020, pari a 792 milioni di euro (119 dalle casse regionali), è destinata al sostegno del mondo imprenditoriale con la Toscana, prima in Italia, che ha anticipato 80 milioni di tasca propria per partire subito con i nuovi programmi Por Creo”.
“C’è bisogno di grande collaborazione – ha detto la vicepresidente Monica Barni – tra il mondo dell’università e della ricerca e quello delle imprese. Il titolo del workshop evidenzia i tre elementi che è fondamentale tenere uniti. E la stretta collaborazione tra i tre assessorati che oggi sono coinvolti è testimoniata dal nuovo Prs, il programma regionale di sviluppo proposto dalla giunta. Gli investimenti fatti dalla Regione in tutti questi anni sono la dimostrazione del proprio impegno e volontà a costruire una sempre maggior collaborazione intersettoriale”
“Nel nuovo Prs – ha quindi concluso l’assessore Grieco – abbiamo inserito come priorità l’avvicinamento ed il rafforzamento tra mondo della scuola e della formazione e mondo del lavoro, integrando tra loro le varie politiche a questi dedicati. Apprendistato, alternanza scuola-lavoro, processi professionali sono tutti interventi che la Regione ha deciso di mettere in campo per puntare ad una maggiore occupazione giovanile e sull’accrescimento del capitale umano, leva fondamentale per lo sviluppo delle imprese e del territorio”.

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