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Sì unanime in Regione per le disposizioni per i prodotti agricoli di provenienza aziendale

L’aula ha approvato all’unanimità, 29 voti a favore su 29 votanti, il disegno di legge – nato da due proposte di iniziativa consiliare, primi firmatari Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) e Serena Spinelli (Artircolo 1-Mdp) – sulle disposizioni per la lavorazione, la trasformazione e il confezionamento dei prodotti agricoli di esclusiva provenienza aziendale. Come spiegato nell’illustrazione dell’atto da Tommaso Fattori, “da molti anni il mondo contadino aspettava una norma chiara in grado di semplificare la vita alle piccole cooperative, alle aziende familiari, ai giovani che stanno ritornando a coltivare la terra”. Il cuore della legge, come sottolineato, è quello di permettere a queste realtà di poter lavorare, trasformare e confezionare i prodotti, destinati alla degustazione o alla vendita diretta nel mercato locale.

Come affermato anche da Serena Spinelli, questa legge intende essere uno “strumento per salvaguardare i piccoli sistemi produttivi consolidati, tipici della tradizione toscana e mantenere un presidio di agricoltura di dimensione contadina”. La ratio di fondo è quella di agevolare il settore. Nella rielaborazione delle due proposte è stata superata la via dei piccoli quantitativi di prodotti (prevista nei testi di legge originari), sia perché gli elenchi potevano essere sempre mancanti di qualche tipo di prodotto da trasformare, sia perché sarebbe stato problematico individuare la soglia della quantità minima.
La legge è caratterizzata dall’esclusività della produzione aziendale, si tratta cioè di produzione, trasformazione e confezionamento di prodotti che i contadini coltivano, e dal mercato locale, inteso come mercato nella provincia e nelle province confinanti. Nell’atto si definiscono poi i destinatari degli interventi, le modalità per l’avvio dell’attività, i requisiti edilizi ed igienici dei locali da utilizzare, in vista dell’approvazione del regolamento.
Gianni Anselmi (Pd), presidente della commissione agricoltura, ha parlato del “serio lavoro svolto in commissione”, ringraziando gli uffici di consiglio e giunta, senza dimenticare la rete organizzata dei piccoli agricoltori, che hanno portato ad una legge attesa dalla comunità.
Nel dibattito il coro è stato pressoché unanime: sì ad una legge che favorisce l’attività agricola e che quindi salvaguarda il territorio toscano, ha affermato Roberto Salvini (Lega); dare possibilità di lavoro ai piccoli agricoltori va oltre i requisiti igienico sanitari, ha sottolineato Monica Pecori (gruppo misto Tpt), requisiti che auspica siano ben delineati nel regolamento attuativo. “Votiamo con convinzione questa legge che soddisfa la domanda dei piccoli agricoltori”, ha detto Giacomo Giannarelli (M5S). Il capogruppo del Partito Democratico Leonardo Marras ha ribadito consenso e apprezzamento per il lavoro svolto e quindi per la legge, ma ha anche chiarito che tale modello di agricoltura non è il suo: “In Toscana devono esserci imprese agricole capaci di stare nel mercato internazionale, la nostra agricoltura deve essere competitiva”.

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