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Economia circolare: sì alla modifica dello statuto regionale

Sviluppo sostenibile ed economia circolare, via libera in aula alla proposta di legge che modifica, sul tema dell’economia circolare, lo statuto della Regione Toscana. La norma è stata approvata, su 37 votanti, con 28 voti a favore e 9 astenuti. Si sono astenuti i consiglieri di Lega, Fi e Fdi, e il consigliere Paolo Bambagioni del Pd.

L’atto, che vede come prima firmataria la consigliera Monia Monni (Pd), è stato illustrato in Consiglio dal presidente della commissione affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd). Bugliani ha spiegato che “con questa legge si vuol modificare lo Statuto e porre a livello statutario il principio dell’economia circolare come atto fondamentale”.
Per far sì che le politiche regionali attuino la transizione verso un modello economico circolare fondato sul principio di sviluppo sostenibile – ha detto -, nello Statuto regionale si introducono tra i principi generali la promozione delle “condizioni per uno sviluppo sostenibile per la soddisfazione dei bisogni della generazione presente e la salvaguardia della vita delle generazione future” e “la promozione dell’economia circolare, quale modello economico idoneo a rigenerarsi da solo, attraverso la valorizzazione degli scarti di consumo, l’estensione del ciclo vita dei prodotti, la condivisione delle risorse, l’impiego di materie prime seconde e l’uso di energia da fonti rinnovabili”.
Monia Monni ha spiegato che “ieri era la festa dell’ambiente, ma oggi festeggiamo l’ambiente adottando una norma che ha l’obiettivo di tutelarlo. L’insostenibilità del modello attuale è sotto gli occhi di tutti, per cui è necessario un cambio di rotta, che noi con questo atto iniziamo a fare nel nostro territorio”. “C’è un processo collettivo che sta orientando anche il mercato verso questo tipo di economia – ha aggiunto la consigliera – e le istituzioni devono accompagnare questa tendenza”.
“Come votare contro a una proposta di legge che dice una cosa giusta, ma che nulla aggiunge e nulla toglie?” si è chiesto Giacomo Giannarelli (M5S), che ha annunciato voto favorevole “a un atto che è completamente inutile”. “Una modifica allo Statuto non serve a niente – ha aggiunto; dobbiamo invece agire tramite quelle norme che hanno conseguenze concrete, a partire dal piano di gestione di rifiuti”.
Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra) ha spiegato di “trovare il concetto di sviluppo sostenibile abusato, mentre quello di economia circolare è preciso e fondato”. “Per questo – ha detto – trovo la modifica dello Statuto utile, è un positivo recepimento di un cambiamento culturale in corso. Mi auguro che si lavori seriamente in questa direzione con le norme ordinarie e non solo con quelle statutarie”.
Secondo Marco Casucci (Lega) l’atto “è solo un gesto di comunicazione politica, del tutto inconsistente dal punto di vista dei contenuti”. “Certamente non toglierà e non aggiungerà nulla alla vita dei toscani – ha commentato – ma è solo una dimostrazione che il Pd si è messo a rincorrere ultimamente altre forze politiche”.
Per Monica Pecori (Gruppo Misto-Tpt) la modifica statutaria “rappresenta un piccolo tassello, un impegno a cui certo devono seguire fatti concreti, soprattutto la modifica del piano di gestione dei rifiuti”.
Paolo Bambagioni (Pd) si è detto perplesso “per una discussione importante, ma che mi mette a disagio”. Un disagio che nasce, ha spiegato il consigliere, dal fatto di dover procedere alla modifica dello Statuto per un tema singolo, in modo scoordinato. Bambagioni ha avanzato piuttosto la proposta di “una seduta monotematica del Consiglio sulla questione di come è gestito l’ambiente in Toscana” e uno sforzo “per sbloccare quei provvedimenti che sono fermi a causa della burocrazia”. Per questo il consigliere ha annunciato di non voler votare il provvedimento.
“Siamo su piani diversi – ha sottolineato Leonardo Marras (Pd) -. La rivendicazione di concretezza è legittima, ma lo Statuto è un atto costitutivo che caratterizza la Toscana e stabilisce la nostra identità, i nostri tratti distintivi, la nostra evoluzione culturale. Non ha nulla a che vedere con le attività di governo, ma è importante inserire il concetto di economia circolare in quel patto di comunità stabilito con lo Statuto”.
Anche Serena Spinelli (Articolo 1-Mdp) ha ribadito che “lo Statuto esprime concetti fondamentali e definisce quello che in Toscana vogliamo essere. Non è un atto concreto, ma esprime valori che poi guidano tutte le altre leggi che facciamo”.
Infine, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, rispondendo a Paolo Bambagioni, ha detto che, dopo l’approvazione di questa modifica comunque condivisibile, è “bene aprire un confronto per stabilire un percorso coerente, che non porti a modifiche in maniera scoordinata e relativa a singoli temi”.

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