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Immissioni in ruolo, sindacati della scuola già in trincea

Scuola, per le prossime immissioni in ruolo il nuovo ministro Bussetti ha chiesto la stabilizzazione di circa 57.000 docenti (di ogni grado) e 10.000 Ata che però, secondo i sindacati toscani, non basteranno a dare efficienza e continuità didattica nelle scuole. La ripartizione del contingente dei ruoli da distribuire sulle varie regioni ancora non c’è, ma per la Toscana i posti disponibili e vacanti che ormai di anno in anno vengono concessi in organico, cosiddetto, di fatto (e quindi dati in supplenza annuale ai lavoratori precari) sono circa 3.483. Altri 611 – spiegano ancora i sindacati – sono quelli di sostegno, dei circa 43.000 posti distribuiti su tutto il territorio nazionale e fino ad ora concessi in deroga; posti che possono diventare a tempo indeterminato.

“Analoga operazione – spiegano Daniele Monticelli (Flc Cgil Toscana), Giovanni Vannucci (Cisl Scuola Toscana), Carlo Romanelli (Uil Scuola Rua Toscana) – dovrebbe essere fatta per il personale Ata, recuperando i tagli degli ultimi anni e rivedendo i parametri di determinazione dell’organico, che non sono più in grado di rispondere ai bisogni del servizio scolastico (sarebbero utili per esempio l’introduzione l’assistente tecnico anche nelle scuole del primo ciclo, le scuole aperte, iniziative contro la dispersione, la gestione e l’implementazione dei programmi operativi nazionali a finanziamento europeo e altre richieste ). L’unica vera lotta alla precarietà è coprire con rapidità tutti i posti liberi. Siamo consapevoli delle difficoltà che rendono difficile assegnare migliaia di posti, sopratutto per i ritardi accumulati in questi anni. Per questo sollecitiamo al Ministero dell’Istruzione la conclusione dei concorsi, l’attivazione di ulteriori corsi di sostegno (anche per il personale di ruolo), l’organizzazione da farsi al più presto degli altri concorsi previsti, il completamento rapido di quello per dirigente scolastico e l’immediata apertura del concorso per Dsga. Naturalmente non possiamo scordare i diplomati magistrali e i laureati in scienze della formazione che hanno maturato il diritto all’immissione in ruolo, così come devono essere incluse le stabilizzazioni del personale educativo dei convitti e degli educandati. Sarebbero ben altri numeri. Invece quelli di cui parleremo anche per quest’anno saranno quelli delle migliaia di supplenze che saranno attivate”.
Intanto, lo scorso martedì (24 luglio) i sindacati sono stati convocati all’Ufficio scolastico regionale della Toscana per un incontro sulle modalità di espressione delle preferenze territoriali per le assunzioni in ruolo per l’anno scolastico 2018/19. La convocazione faceva seguito ad una richiesta che i sindacati avevano inoltrato subito dopo la pubblicazione sul sito della nota dell’Usr e dopo aver ricevuto una prima serie di segnalazioni allarmate da parte dei docenti che si trovano ad essere interessati dalla procedura.
“Abbiamo manifestato prioritariamente le nostre critiche e il nostro disappunto per non essere stati preventivamente avvisati della pubblicazione della nota da parte dell’Ufficio – spiegano ancora i sindacalisti – per la mancanza di rispetto delle normali e corrette relazioni sindacali e per una condivisione che arriva solo dopo le nostre rimostranze. Di seguito abbiamo continuato andando a rilevare una serie di dubbi e preoccupazioni sul metodo scelto dall’amministrazione per l’espressione delle preferenze territoriali. In assoluto la scelta di operare Online e senza la possibilità di seguire le operazioni in termini fisici da parte dei docenti rischia – a nostro parere – di riprodurre tutte quelle criticità a cui abbiamo assistito lo scorso anno che hanno creato non pochi disagi ai lavoratori e generato contenziosi di cui ancora si avvertono le conseguenze. Abbiamo pertanto rappresentato una prima serie di rilievi ed osservazioni sulle procedure a cui l’amministrazione ha assicurato di provvedere in tempi stretti per migliorare alcuni passaggi. Abbiamo sollecitato la proroga delle operazioni che era stata fissata per il 2 agosto per permettere anche a chi avesse già completato la procedura di poterla riaprire ed eventualmente modificarla. Abbiamo richiesto ed ottenuto che quanto prima l’Ufficio emetta una nuova nota che contenga le nuove disposizioni e i nuovi termini di scadenza delle operazioni chiarendo e integrando quanto più possibile tutti gli aspetti controversi e dubbi. Abbiamo richiesto e sostenuto con forza – spiegano i sindacati – la designazione di una figura di referente della procedura da parte dell’Usr Toscana che possa seguire e assicurare l’assistenza necessaria per una serena compilazione e per il tempo necessario a tutti quelli che sentiranno la necessità di ricevere supporto tecnico ed aiuto informatico. Abbiamo altresì nuovamente sollecitato il monitoraggio e la pubblicazione sui siti istituzionali dell’aggiornamento e delle eventuali rettifiche delle graduatorie di merito e delle graduatorie ad esaurimento di ogni Provincia al fine di assicurare la dovuta trasparenza alle operazioni successive di immissione in ruolo. Continueremo a seguire e vigilare su tutta la vicenda non abdicando al compito di censurare ogni comportamento che riterremo lesivo dei diritti dei lavoratori e a informarvi puntualmente sugli sviluppi”.

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