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Turismo, Ciuoffo: “Non inseguire solo la ricchezza”

Non limitarsi a rincorrere esclusivamente la ricchezza ma costruire un fronte comune per valorizzare l’enorme patrimonio culturale ed artistico italiano e recuperare il gap verso paesi e mete emergenti. È l’appello lanciato stamattina dall’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo in occasione dell’apertura, nel complesso di Santa Maria della Scala a Siena, del Wte, il Salone mondiale del turismo legato ai siti Unesco. Evento che per il secondo anno consecutivo viene ospitato in Toscana.

“Abbiamo una grande responsabilità – ha detto Ciuoffo – quella di ricostruire quanto in tanti anni il nostro paese ha perso. Un lungo periodo durante il quale crisi economica e scelte sbagliate sul fronte della promozione, unite ad una mancanza di visione strategica nelle scelte di valorizzazione, hanno mortificato il nostro paese rispetto a quello che sono stati capaci di fare tanti altri, ovvero comunicare con efficacia e forza il proprio patrimonio”.
“Per molto tempo – ha aggiunto l’assessore – abbiamo considerato, per tantissimi motivi storici e con eccesso di miope orgoglio, il modello culturale tramandato dall’Europa occidentale come quello di riferimento a livello mondiale, quando invece altre realtà hanno saputo progressivamente emergere ed imporsi. Ci siamo sbagliati ed è ora ineludibile il tempo di assumere una rinnovata responsabilità per chi ha il compito di amministrare e gestire questo enorme patrimonio individuando le priorità”.
Quindi l’assessore ha ribadito che “non si può rincorrere soltanto la ricerca della ricchezza e far prevalere l’aspetto meramente economico ma occorre comunicare, trasmettere, raccontare, valorizzare e render fruibile questo patrimonio. L’aspetto economico, soprattutto per tante realtà locali di piccole dimensioni, ha enorme importanza. Ma concentrarsi soltanto su questo rischia di farci perdere di vista l’obiettivo primario della trasmissione dei valori insiti in questo patrimonio e del senso di comunità che ne deriva in termini di accoglienza. Soltanto un’azione congiunta di tutti i soggetti coinvolti nelle scelte politiche verso questa direzione potrà consentire al Paese di uscire da una situazione pericolosa di impasse. La banalizzazione e la ricerca esclusiva di ricchezza – ha concluso – possono frenare questo processo virtuoso . Siamo custodi di principi e di valori trasmessi dal nostro patrimonio materiale ed immateriale e dobbiamo condividerli. Tutto questo richiede continuità nelle scelte, competenza e capacità di ascolto”.

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