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Vittime di terrorismo e criminalità: cambia la legge a loro favore

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“La razionalizzazione delle risorse e la garanzia di una maggiore equità sono alla base dei cambiamenti che vengono introdotti nella disciplina degli interventi a favore delle vittime del terrorismo e della criminalità  organizzata”. Ha sintetizzato così il presidente della commissione affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), il senso della legge approvata a maggioranza dal Consiglio regionale durante la seduta d’Aula di oggi (19 dicembre).

“La Toscana ha deciso di intervenire in materia anche con contributi di carattere economico – ha osservato il presidente –. Questa legge vuole diversificare l’entità del contributo erogato a seconda della posizione reddituale del beneficiario”. In particolare per l’accesso ai benefici previsti, viene introdotto  un criterio reddituale legato all’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, con parametri percentuali. Con valore Isee inferiore a 20.000 euro  i contributi vengono concessi al 100%, non sono concessi con valore Isee superiore a 70.000 euro. Nel mezzo dieci fasce distinte progressivamente decrescenti.
Il consigliere Gabriele Bianchi (M5S) ha annunciato la presentazione di un emendamento, per cassare tutta la parte riferita all’Isee. “Chiunque venga attaccato dalla criminalità organizzata – ha osservato – pensiamo abbia diritto ad un contributo”.
“Si può capire la volontà di razionalizzazione – ha osservato Marco Casucci (Lega)  -. Non mi sembra però possibile che sopra la soglia del reddito Isee superiore a 70.000 euro non sia previsto alcun contributo”.
Il consigliere Massimo Baldi (Pd) ha annunciato il voto contrario su entrambi gli emendamenti. “Non lo votiamo, ma comprendiamo la ratio di quello presentato dalla Lega” ha dichiarato.
Il capogruppo Pd Leonardo Marras ha osservato che il contributo nel caso specifico “non è un’onorificenza, né tanto meno un risarcimento” per questo “non è giusto non fare riferimento alla situazione economica”.
“Ho sempre avuto delle perplessità – ha rilevato Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) –. La Regione non ha funzioni di concedere indennità o forme assicurative. A me convince uno strumento come questo, di sostegno materiale e concreto, calibrando il contributo sull’effettiva condizione materiale”.

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