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Centri per l’impiego, dal Consiglio regione mozione per tutelare i dipendenti di Arti

Sì unanime alla proposta di risoluzione collegata alla comunicazione della Giunta regionale sulle modalità di reclutamento di personale a tempo determinato e indeterminato dell’Agenzia regionale per l’impiego per il rafforzamento dei servizi regionali dei Centri per l’impiego. L’atto rappresenta la sintesi di un ordine del giorno presentato da Irene Galletti (M5S), una mozione illustrata da Elisa Montemagni (Lega) e una mozione del Partito Democratico illustrata da Andrea Pieroni inizialmente presentati e poi ritirati per confluire nella risoluzione. Nel testo condiviso si impegna la Giunta ad attivarsi affinché “le professionalità che a diverso titolo e con molteplici forme contrattuali operano all’interno dei Centri per l’impiego della Toscana vengano valorizzate al massimo e tutelate nell’attuale fase di potenziamento dei servizi in materia di politiche attive sul lavoro, anche attribuendo premialità e punteggi aggiuntivi in loro favore e salvaguardando le attuali forze lavoro”.

Si chiede, inoltre, di continuare il confronto con il Governo affinché vengano prese adeguate iniziative volte a favorire procedure concorsuali agevolate per le professionalità richieste, anche approfondendo la possibilità di evitare loro meccanismi di preselezione previsti nei prossimi bandi di assunzioni di Arti, l’Agenzia regionale per l’impiego, al fine di garantire una piena operatività dei Centri e non disperdere professionalità qualificate che si sono formate negli anni.
Irene Galletti nel suo intervento ha lamentato la mancata condivisione dell’argomento con la commissione competente in materia di politiche del lavoro. “Occorre avere garanzie – ha detto – che questi Centri diventino efficaci ed efficienti in tempi rapidi”. La consigliera ha ribadito la necessità di concentrarsi “sulle assunzioni da fare tra quelle a tempo determinato, che hanno dato più pensiero per il destino dei dipendenti che da molti anni prestano la loro professionalità nei Centri per l’impiego. Sono circa 475 le unità in tutta la Toscana che in questi anni hanno portato grande professionalità anche grazie alla conoscenza del territorio e delle sue problematiche. Adesso, all’interno di una cornice normativa esistente dobbiamo dare garanzie a queste persone”. Tra le criticità che Galletti evidenzia c’è la mancanza di chiarezza sulla suddivisione dei fondi per le assunzioni a tempo determinato (dal Governo) e indeterminato (dal Programma operativo regionale e dal Programma operativo complementare per il Fondo sociale europeo).
La capogruppo della Lega Elisa Montemagni ha ribadito che “la comunicazione è stata chiesta per prevenire la crisi occupazionale, l’esclusione di persone che da vent’anni lavorano nei Centri. Chiediamo che la Giunta si attivi inserendo nel bando premialità per chi lavora già nel sistema, per chi ha maturato competenze e professionalità”.
“Si parla di percorsi per l’assunzione di 709 persone nel triennio – ha detto Andrea Pieroni (Pd) –. È importante favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, dare strumenti e informazioni ai giovani che si affacciano al mercato del lavoro e incoraggiare il ricollocamento e la riqualificazione di chi rischia di perdere il posto di lavoro. In quest’ottica il ruolo dei Centri per l’impiego diventa fondamentale, strategico ed essenziale”. Il consigliere ha ricordato che “i soggetti che operano a stretto contatto con i dipendenti pubblici, svolgendo funzioni pubbliche, sono oltre 450 in Toscana con modalità articolate dal punto di vista contrattuale, alcuni hanno partita Iva oppure collaborazioni. Il potenziamento dei Centri per l’impiego è direttamente proporzionale alla conferma e alla stabilizzazione del personale esterno che lavora da vent’anni nei nostri Centri”.
“I 500 dipendenti di cui si parla sono il pilastro e il cuore dell’attuale attività dei nostri Centri per l’impiego – così è intervenuto Stefano Baccelli (Pd) – li conosciamo per il loro lavoro e per il ruolo sociale. Non hanno un lavoro formalmente stabile, alcuni di loro da 19 anni sono in situazioni contrattuali di un’incertezza di fondo, sono passati da co-co-co, a co-co-pro, a partite Iva. invece di tirar fuori migliaia di navigator senza esperienza – ha aggiunto Baccelli – abbiamo portato a casa, grazie all’ottimo lavoro dell’assessore, un risultato di equilibrio e abbiamo una straordinaria opportunità: quella di assumere a tempo indeterminato circa 700 persone nei prossimi due anni e mezzo. Adesso dobbiamo avere cura che questo consenta di assumere quelli che hanno interesse a diventare dipendenti di Arti e grazie allo scorrimento delle graduatorie aggiungere nuove leve”. “Condividiamo questa politica governativa del rafforzamento – ha concluso Baccelli – ma ribadiamo che occorre fare tutto quanto è possibile non solo per stabilizzare gli abituali lavoratori ma per assumere ulteriore personale”.
A chiudere il dibattito l’intervento dell’assessore Vittorio Bugli: “Si prevede – ha detto – il rafforzamento di personale stabile e compente a tempo indeterminato di 700 persone in Toscana. Questo rafforzamento va fatto e per farlo entro giugno occorre un concorso con due categorie di soggetti. La grande occasione è che il servizio si rafforza e ne godranno i cittadini della Toscana. Intendiamo, nelle norme, fare di tutto per valorizzare le professionalità che già lavorano per i Centri, abbiamo chiesto al Governo di intervenire in tal senso velocemente”. “La complessità resta – ha concluso Bugli – perché questo sarà un concorso nazionale e potranno accedervi da tutta Italia”.

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