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Sibolla, mozione di Fi per coinvolgere associazioni ambientaliste nella gestione

Attraverso una specifica mozione appena depositata in Consiglio regionale, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti si fa portavoce delle preoccupazioni delle organizzazioni ambientaliste e dei cittadini in genere riguardo alle prospettive di segmentazione gestionale del sistema di aree umide conseguente all’applicazione del Protocollo di intesa per la gestione del sistema delle riserve naturali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla.

“Il protocollo di intesa sulla gestione delle Riserve naturali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla – afferma Marchetti – preveda espressamente, anche eventualmente valutando la possibilità di stipulare una convenzione unica e univoca per l’intero sistema, il coinvolgimento nelle attività legate al protocollo di intesa delle organizzazioni ambientaliste e degli esperti del Centro di ricerca, documentazione e promozione del Padule di Fucecchio, così da scongiurare ogni rischio di marginalizzazione del loro ruolo prezioso e di compressione quanti-qualitativa delle loro attività”.
I timori di una “compressione e marginalizzazione delle attività didattico-scientifiche qualificate” manifestati da cittadini e comitati non sono peregrini, ad avviso di Marchetti che infatti nel suo atto ricorda “l’evento Sibolla Horror organizzato dal Comune di Altopascio nell’ottobre 2018 con i primi fondi regionali introiettati per la gestione e valorizzazione del Lago ubicato nel suo territorio, con proiezione di film dell’orrore”, mettendo nero su bianco l’intento “di dover evitare, da parte dei vari enti locali coinvolti nel protocollo, il replicarsi di simili destinazioni dei fondi dedicati alla valorizzazione del bene naturalistico, presupponendo che intenzione autentica del legislatore sia la qualificazione di ambiente e fruizione dello stesso in senso didattico-scientifico”.
Marchetti evidenzia i “timori che le organizzazioni ambientaliste e gli esperti del Centro stanno manifestando per il futuro delle loro attività, temendo una progressiva compressione e marginalizzazione del loro ruolo prezioso e anzi da amplificare ed agevolare nell’intero Sistema delle riserve naturali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla”.
Per questo impegna la Regione a rassicurarli attraverso formalizzazioni ufficiali, magari anche valutando forme convenzionali o comunque cristallizzando l’inclusione di queste realtà entro il Protocollo.

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