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Sindacati a convegno: ecco i numeri dei lavoratori stranieri in Toscana

L’11 per cento della popolazione in Toscana è composto da stranieri, 200mila gli occupati e il 30 per cento è iscritto al sindacato. Questo il dato emerso da un convegno dei sindacati confederali che dicono: “La nostra regione è già multietnica nella società e nei luoghi di lavoro: sì intanto allo Ius Culturae, siano le autonomie locali e non il Viminale a gestire l’accoglienza”. Al convegno erano presenti istituzioni, associazioni e lavoratori di origine non italiana.

“Alla Regione diciamo ‘brava’ perché ha supplito al taglio del sistema d’accoglienza Sprar operato a suo tempo dal Ministero dell’Interno Salvini e chiediamo di continuare la battaglia con noi per riuscire ad affidare alle autonomie locali, anziché al Viminale, la gestione dell’accoglienza, che non è un problema di ordine pubblico; al governo chiediamo di introdurre modalità certe e in pienezza di diritti per chi vuole venire a lavorare regolarmente in Italia; alla politica tutta chiediamo di affrontare la questione della cittadinanza per gli immigrati di seconda generazione, quelli nati qua o che hanno ultimato un ciclo di studi, prevedendo nuove modalità a partire dallo ius culturae”. Sono queste le richieste di Cgil, Cisl e Uil Toscana avanzate al loro convegno, Cittadinanza che fatica, stamani (22 novembre), al Fuligno di Firenze, in cui sono intervenuti istituzioni, associazioni, delegati sindacali e lavoratori di origine straniera.
I numeri L’Italia e la Toscana in prima linea tra le regioni italiane, è attraversata da processi migratori trentennali, con la caratteristica di questi ultimi anni di un tasso di stanzialità estremamente significativo, espressione di un robusto processo di radicamento territoriale: i nuovi nati in Toscana da genitori stranieri sono per esempio 5mila e 91 per il solo 2018. Sono lavoratori e lavoratrici che provenendo da altre realtà hanno scelto di far diventare la Toscana la propria patria d’elezione. Ne sono la prova l’età media che sale anche per i lavoratori stranieri, le richieste di cittadinanza, ma soprattutto i figli e le figlie di stranieri residenti da lungo corso e inseriti stabilmente nel nostro tessuto produttivo che animano le nostre scuole, da partire da quelli più piccoli per arrivare alle università. Gli stranieri residenti in Toscana sono 417mila e 382, secondo i dati Istat del 2108, l’11,2 per cento della popolazione regionale (dati che tengono conto del mancato perfezionamento dell’iscrizione anagrafica e degli stranieri irregolari portano la cifra a 453mila e 402, pari al 12 per cento della popolazione complessiva). Che gli immigrati siano una componente stabile della società toscana si deduce anche dai dati del Ministero dell’Interno sulla tipologia dei permessi di soggiorno: più del 62 per cento dei 316mila e 23 cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Toscana hanno un titolo di durata illimitata. Gli occupati stranieri in Toscana assommano secondo i dati Istat del 2018 ad oltre 200mila, di cui oltre il 30 per cento sono iscritti a un sindacato confederale. Negli ultimi venti anni i ‘nuovi toscani’, ovvero i residenti stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana e i minori figli di coppie miste, sono 129 mila. Gli immigrati di seconda generazione, stranieri dal punto di vista giuridico, ma nati e cresciuti in Toscana con riferimento al 2017 sono ben 54mila e 778, pari al 14,5 per cento della popolazione ‘straniera’. “Non esiste un ‘noi” e un ‘loro’, ma solo un come”, dicono Cgil, Cisl e Uil Toscana.
I lavori del convegno Nel corso della mattinata al convegno è stato proiettato un breve video che documenta le storie di tre immigrati che in Toscana sono riusciti a inserirsi nel mondo del lavoro e, attraverso il lavoro, a costruirsi un percorso di integrazione. Al convegno sono intervenuti Francesca Ricci, segretaria Cisl Toscana; Andrea Vannucci, assessore all’accoglienza del Comune di Firenze; Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana; MaurizioBrotini, segretario Cgil Toscana; Meisa Dervishi, studentessa universiaria; Luciano Cristoferi, presidente regionale Associazione famiglie per l’accoglienza; Matteo Biffoni, presidente Anci Toscana; Senka Maida, delegata Fp Cgil; Dalina Barbullushi, delegata Filca Cisl; John Palacios Iparaguirre, delegato Uiltrasporti; Vittorio Bugli, assessore all’accoglienza e immigrazione della Regione e Ivana Veronese, segretaria nazionale Uil.

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