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Festa della Toscana, si ricorda l’abolizione della pena di morte

Il Consiglio regionale festeggia il ventennale della Festa della Toscana in un viaggio che parte Dal Rinascimento al Granducato fino ai cinquant’anni della Regione Toscana.
Si scrive 30 novembre, si legge Festa della Toscana, e se ricorre l’anno 2019 le celebrazioni del ventennale accompagneranno in un viaggio che parte Dal Rinascimento al Granducato, al cinquantennale della costituzione della Regione Toscana, come recita il tema scelto dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale. Per l’occasione, apertura straordinaria di Palazzo del Pegaso di Firenze.

I venti anni della Festa della Toscana saranno celebrati sabato (30 novembre) con l’apertura straordinaria di palazzo del Pegaso dove, alle 11, l’attore Alessandro Calonaci si esibirà nella lettura del proemio e dell’articolo LI (abolizione della pena di morte) della legge di riforma criminale LIX (30 novembre 1786). In tale contesto si inserirà la prolusione del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani.
Un intervento per ricordare il 30 novembre del 1786, quando la Toscana adottò un nuovo codice penale dove, per la prima volta al mondo, si decretava l’abolizione della pena di morte. La festa della Toscana ricorda questo straordinario evento e intende affermare l’impegno per la promozione dei diritti umani, della pace e della giustizia, come elemento costitutivo dell’identità della nostra regione.
Il programma del 30 novembre: dalle 10 alle 12 si svolgeranno le visite guidate al palazzo del Pegaso, alla sua collezione d’arte e al cantiere di restauro della sala affreschi, a cura dell’Istituto per l’arte e il restauro di Firenze.
Alle 12,30 si passerà al sapore millenario di un’arte toscana: la degustazione di oli offerta dall’associazione Il Pomario e dai comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Calenzano, Fiesole, Greve, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, Reggello, San Casciano in Val di Pesa, impegnati nella rassegna in corso fino al 1 dicembre nelle stanze dell’Expo Carlo Azeglio Ciampi, in via de’ Pucci.
Con l’occasione saranno visitabili anche le mostre allestite in Consiglio: Effetti collaterali di Nico Paladini; Potevo farlo anch’io, mostra fotografica sui campi profughi saharawi.

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