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Coronavirus, Adoc alta Toscana: “Ecco come funziona la sospensione mutui”

Beneficio anche a lavoratori autonomi

Sospensione del mutuo, estese le possibilità di accedere al fondo di solidarietà mutui prima casa. Basta un semplice modulo da presentare alla banca”. A parlare sono i referenti Adoc Alta Toscana, Mauro Bartolini e Valentina Sparavelli, che fanno chiarezza sulla situazione: “Per accedere al Fondo è necessario compilare un modulo e consegnarlo all’istituto bancario unitamente alla documentazione comprovante i requisiti richiesti. Attualmente il modulo a disposizione è ancora quello ‘ordinario’. Il Ministero sta elaborando il Regolamento attuativo con cui verrà emanato anche il nuovo modello e la nostra associazione è disponibile per aggiornare i consumatori sul punto e a inoltrare tramite posta elettronica certificata le istanze, evitando ai cittadini di recarsi in banca”.

Ma che cosa prevedono nel dettaglio le disposizioni di legge?
“Nelle ultime settimane il governo ha emanato diversi provvedimenti per attutire le gravi conseguenze che il Coronavirus sta avendo, e avrà in futuro, sull’economia – proseguono Bartolini e Sparavelli -. Due decreti, il numero 9  e il numero 18 del 2020, estendono i requisiti per l’accesso al Fondo di Solidarietà mutui prima casa, operativo dal 2013 e istituito per garantir la sospensione del pagamento delle rate del mutuo  prima casa per un massimo di due volte e per un periodo complessivo di un massimo di 18 mesi. L’accesso al Fondo di solidarietà era limitato a chi aveva perso il lavoro, a chi era diventato non autosufficiente a causa di un handicap oppure agli eredi della persona titolare del mutuo deceduta prima di completare il saldo di tutte le rate. Con i due decreti si amplia la platea anche ai lavoratori dipendenti che, pur non perdendo il lavoro, hanno subito la sospensione del lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni, e ai lavoratori autonomi e liberi professionisti, ma in questo caso per 9 mesi e a condizione che abbiano registrato un calo del fatturato pari ad almeno il 33% rispetto all’ultimo trimestre 2019”.

Ci sono alcune altre limitazioni, come precisano i referenti: “Vale solo per la prima casa e per un importo inferiore ai 250mila euro, in ammortamento da almeno un anno con tutte le rate pagate puntualmente, o almeno non sia mai stato registrato un ritardo superiore ai tre mesi per il saldo di una rata. Non è più previsto inoltre l’Isee inferiore a 30mila euro per accedere, almeno per i prossimi 9 mesi”.

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