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Toscana, l’appello delle case editrici indipendenti: “Salviamo il mondo del libro”

Le librerie lanciano una raccolta firme e chiedono un tavolo di confronto in Regione

Salvare il mondo del libro in Toscana. E’ questo l’appello lanciato dalla casa editrice indipendente lucchese Tralerighe, che insieme alle altre librerie e addetti del settore, invita il presidente della Regione Enrico Rossi e l’assessora Monica Barni a prendere misure immediate per la tutela del patrimonio letterario. Ad affiancare la richiesta anche il lancio di una raccolta firme.

“Non basteranno gli appelli, le petizioni, le grida di aiuto o di protesta a salvare uno dei rami (già per altro fortemente in crisi) culturali della nostra regione: il sistema librario. Servono atti concreti e in breve tempo – spiega la casa editrice -. Già in difficoltà da tempo, ora il settore dell’editoria si trova di fronte ad un muro invalicabile. In questo momento la piccola e media editoria, così come le librerie indipendenti e tutti i segmenti che ruotano intorno al libro come le agenzie letterarie, i piccoli distributori regionali, i promotori, gli editor, i grafici, gli addetti stampa (figure quasi tutte con partita iva), le tipografie rischiano seriamente di chiudere i battenti”.

A distanza di quasi un mese dalla totale chiusura solamente Amazon e in piccola dimensione alcuni altri store in rete, stanno reggendo il grave colpo. Tutti gli altri sono fermi. Immobili – va avanti Tralerighe -. Secondo i primi dati dell’osservatorio dell’Associazione italiana editore ad oggi avremo 18 mila 600 titoli pubblicati in meno in un anno, 39,3 milioni di copie che non saranno stampate, 2 mila 500 titoli che non saranno tradotti. Ma si tratta di una valutazione in prospettiva 2020 sapendo già che la valutazione è forse già ampiamente superata. E purtroppo i dati sono destinati a peggiorare”.

Le case editrici, le librerie indipendenti e tutti i settori legati al libro chiedono a gran voce aiuto alla Regione Toscana. Che il governatore Enrico Rossi e l’assessore Monica Barni mettano in campo azioni concrete affinché il mondo del libro nella nostra regione non ne esca completamente distrutto – va avanti -. Le strade possono essere molte: l’acquisto di stock di libri di piccoli e medi editori (tramite un bando pubblico su Start) libri da destinare poi alle biblioteche toscane; interventi per le piccole librerie indipendenti e le tipografie con un sostegno concreto per gli affitti e le utenze; un aiuto alle partite iva e figure professionali che vivono nel mondo del libro. La Regione Toscana apra subito un tavolo per censire tutte le attività e definire in breve tempo una mappa del mondo del libro, poi destinare risorse e in brevissimo tempo mettere sul tavolo sostegni concreti. Salviamo la Toscana del mondo dei libri”.

Ecco la raccolta firme su Change: http://chng.it/Bs9BkR2K

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