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Marchetti (Fi): “Troppa burocrazia anche per installare un climatizzatore”

Il capogruppo in consiglio regionale commenta le nuove disposizioni in materia di scarichi e restituzione delle acque reflue

“Grazie al partito democratico e alla sinistra servirà l’autorizzazione anche per far respirare le nostre case e aziende con impianti a pompa di calore. Altro che semplificazione, qui siamo alla burocrazia canaglia“. Così è il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Maurizio Marchetti commenta le nuove disposizioni in materia di scarichi e di restituzione delle acque reflue passate ieri (26 maggio) al vaglio dell’assemblea toscana e contenute della proposta di legge 436.S

Si impone un imbuto a cittadini e imprese obbligati a passare per pratiche e contropratiche, quando bastava emanare linee guida e poi affidarne il rispetto all’autocertificazione dell’installatore. Entro una norma di carattere ampio – incalza Marchetti – non si è voluto o saputo, è ugualmente grave, trovare un punto di caduta semplice ed efficace per un affare che sì è scarico, ma nel livello domestico o di un negozio o di una piccola impresa magari artigianale è questione da ufficio complicazione affari semplici, vale a dire lo scarico della condensa generata dall’impianto a pompa di calore”.

“Per questi livelli di impiantistica si costringono i cittadini a chiedere un’autorizzazione al Comune, se per le abitazioni private, o alla Regione, se si tratta di imprese. Il tutto generando un ulteriore imbuto sostanzialmente per tutti, con perdite assurde di tempo e costi – ha commentato Marchetti in aula -. Era sufficiente emanare linee guida per la destinazione di questi miniscarichi e affidarne poi il rispetto all’autocertificazione da parte dell’installatore. Poi, certo, agli enti sarebbero rimasti prerogativa ed onere di controlli e verifiche ex post, ma intanto le persone si potevano tranquillamente installare il loro impianto. Invece così, anche solo per un banalissimo inverter per climatizzare il salotto tocca la trafila. Non ce la fa proprio, la sinistra, a lasciare liberi i cittadini”.

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