“Belle comunque”: progetto di Avo a Lucca per pazienti oncologiche

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E’ in corso da oltre due mesi all’ospedale di Lucca il progetto Belle comunque, portato avanti dall’Associazione volontari ospedalieri (Avo) e rivolto a pazienti oncologiche sottoposte a trattamenti chirurgici, chemioterapici o radioterapici.
L’obiettivo dell’iniziativa è fornire informazioni ed esemplificazioni sulle potenzialità dei trattamenti estetici per promuovere il benessere in situazioni così particolari.
Per questo ogni primo lunedì di ogni mese dalle 15 alle 18, a partire dallo scorso 7 novembre, è disponibile per un incontro gratuito, al terzo piano dell’edificio B della cittadella della salute Campo di Marte, un’estetista esperta in Oncology Esthetics, in grado di fornire informazioni e consigli e di promuovere l’importanza della cura della persona.

“Abbiamo intrapreso questo progetto – spiega Fiorenza Fanicchi, presidente dell’Avo Lucca – grazie ad un finanziamento della Fondazione Banca del Monte di Lucca, per migliorare la qualità della vita di persone sottoposte a terapie antitumorali salvavita”.
L’Azienda Usl Toscana nord ovest, anche tramite i propri professionisti, ringrazia l’Avo per il suo impegno quotidiano e per questo specifico progetto.
E’ un’iniziativa importante perché trattare il corpo delle persone e la pelle, in particolare, esige un approccio personalizzato. Questo vale ancora di più per persone che si stanno sottoponendo a cure come quelle antitumorali.
Nell’era della medicina personalizzata, anche i trattamenti di bellezza sono infatti diventati su misura ed è nata la nuova frontiera dell’estetica oncologica, con tecniche e prodotti specifici.
In precedenza molti pazienti si trovavano ad affrontare seri problemi alla pelle e ai suoi annessi, unghie in particolare, che li portavano in certi casi a rinunciare alla cura della propria persona, essenzialmente perché non sapevano a chi rivolgersi.
L’obiettivo di progetti come Belle comunque, che si stanno sviluppando in tutta Italia, è fare in modo che questo non debba più accadere.
Il servizio non si sovrappone in alcun modo alle competenze cliniche di medici, infermieri e psicologi e rientra a pieno titolo nelle attività promosse dall’Avo, che si occupa quotidianamente di promozione della cultura dell’umanizzazione, di ascolto dell’ammalato, oltre che di piccoli servizi concreti, di accoglienza ed accompagnamento nei percorsi dei familiari dei malati, di presa in carico dei pazienti, sempre in stretta collaborazione con il personale dell’azienda sanitaria.

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